di Genziana LILLERI AFICETTI
In un periodo in cui le squadre italiane faticano a lasciare il segno nelle competizioni europee, c’è una realtà che spicca, eppure passa quasi inosservata nei media italiani: la Lazio. Attualmente, la squadra biancazzurra è prima nel ranking stagionale europeo, unica squadra a punteggio pieno in Europa League, con un coefficiente di 8.000, pari a quello del Liverpool, che però ha ottenuto il suo risultato nella più prestigiosa Champions League.
Eppure, questo traguardo, che potrebbe rappresentare un’occasione per celebrare l’eccellenza italiana nel calcio europeo, sembra ricevere poca enfasi da parte dei giornali, delle radio e delle televisioni sportive.
Essere primi nel ranking europeo stagionale è un traguardo di prestigio, che richiede costanza, dedizione e capacità di affrontare al meglio ogni partita europea. In questa stagione, la Lazio ha dimostrato di possedere queste qualità. Con il suo percorso impeccabile in Europa League, si trova accanto a una squadra storica come il Liverpool, ma il loro rendimento eccezionale passa in secondo piano nei media italiani.
Questa mancanza di visibilità è particolarmente sorprendente se si considera l’attenzione che i media hanno dedicato alla Roma nelle scorse stagioni, quando la squadra giallorossa ha raggiunto la finale di Europa League e la semifinale l’anno passato. Giornalisti, conduttori radiofonici e commentatori televisivi hanno celebrato ogni passo avanti della Roma in Europa, mentre il percorso della Lazio in questa stagione viene trattato quasi come una nota a margine.
Nel caso della Roma, la stampa sportiva ha mostrato un fervore che è stato capace di tenere accesa l’attenzione dei tifosi settimana dopo settimana. Le vittorie europee dei giallorossi sono state raccontate con passione, quasi come un’epopea. Per la Lazio, invece, nonostante stia affrontando con successo una competizione europea e si trovi ai vertici del ranking, si percepisce un atteggiamento più tiepido da parte dei media.
La Lazio, sotto la guida di Baroni, ha saputo costruire una squadra solida, capace di giocare un calcio di qualità che ha conquistato l’Europa. Gli avversari europei hanno incontrato una squadra disciplinata, tecnica e capace di adattarsi ai diversi contesti di gioco. Eppure, mentre questa stagione europea dovrebbe essere celebrata, la notizia rimane relegata a qualche riga nei quotidiani e a brevi accenni nei notiziari sportivi.
Non si tratta solo di rendere giustizia alla Lazio: il silenzio mediatico su questo traguardo rischia di sminuire anche il valore del calcio italiano in Europa. In un momento storico in cui le squadre italiane faticano a competere con le grandi potenze calcistiche europee, una squadra come la Lazio che ottiene risultati così importanti meriterebbe più attenzione.
I media sportivi hanno una grande responsabilità nel definire la narrazione attorno agli eventi sportivi, influenzando la percezione del pubblico. Celebrare i successi delle squadre italiane in Europa dovrebbe essere una priorità, indipendentemente dal nome del club o dal campionato in cui milita. Non si tratta di creare una competizione ulteriore tra Lazio e Roma rispetto a quella già accesa del derby, ma di riconoscere il valore dei traguardi raggiunti dalle squadre italiane a livello internazionale. Se si sottolineano solo alcuni successi e si ignorano altri, si rischia di creare una narrazione parziale, che non rende giustizia al panorama sportivo italiano nella sua interezza.
Celebrare la Lazio non significa sminuire altre squadre, ma valorizzare una realtà che sta portando in alto il nome dell’Italia in Europa. Ignorare questi risultati è una scelta miope, che non rende giustizia a un percorso straordinario. Il calcio italiano merita di essere raccontato nella sua totalità, senza lasciare indietro alcun protagonista. La Lazio, prima nel ranking stagionale europeo, rappresenta una delle poche squadre italiane capaci di farsi rispettare in Europa, ed è ora che giornali, radio e TV diano a questo traguardo la visibilità e l’importanza che merita. Celebrarla è celebrare il calcio italiano.