di Fabio BELLI

16 ottobre 1983: allo stadio Olimpico si celebra il Chinaglia day, appuntamento che permette all’allora presidente laziale di salutare non solo il suo pubblico al rientro dall’America, ma anche il calcio giocato.




In sette anni negli Stati Uniti, dal 1976 al 1983, Chinaglia ha realizzato 231 gol in 234 partite con la maglia dei Cosmos. Soprattutto, da quando Long John ha varcato l’oceano, si sono moltiplicati gli appuntamenti che hanno visto Lazio e Cosmos affrontarsi in campo. Quella del Chinaglia day, che terminerà 3-1 per i biancazzurri davanti a 40.000 spettatori grazie alle reti di Laudrup e dello stesso Chinaglia, che giocherà un tempo con la squadra newyorkese e uno con la Lazio, è in realtà la terza sfida tra i due club.

Il primo match si svolse il 24 marzo 1977, in un’atmosfera di grande emotività come raccontato dallo stesso Giorgio Chinaglia nella sua autobiografia, Passione Lazio. La Lazio perse 1-2 e fu proprio Chinaglia a segnare per i Cosmos. Nel mese di giugno dello stesso anno, la Lazio ricambiò la visita, vincendo 2-3 al Giant Stadium (lo stesso della tripletta di Messi con l’Argentina contro il Brasile), battendo con gol di Chinaglia, Garlaschelli e Wilson una squadra che aveva in campo Pelé e Beckenbauer.

Poi un’altra amichevole sempre vinta dalla Lazio, stavolta con il punteggio di 4-3, nell’ottobre del 1980. Fu un appuntamento speciale perché celebrato esattamente un anno dopo la tragica morte di Vincenzo Paparelli, mentre dopo il Chinaglia day l’ultimo incrocio tra la Lazio e i Cosmos andò in scena di nuovo al Giant Stadium, con una vittoria dei newyorkesi davanti a meno di diecimila spettatori. Il sogno americano del calcio si stava già spegnendo, ci vorranno i Mondiali del 1994 per riaccenderlo.






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