di Giorgio BICOCCHI 

Due sono i pericoli della seconda trasferta stagionale. Il primo, di natura tecnico-tattica: la Fiorentina merita ben più dei tre miseri punti raccolti sinora. Possiede, soprattutto sulla trequarti, due giocatori in grado di farci male: Colpani – anche se mai fino ad ora ha acceso il suo repertorio – e Gudmunsson. Ovvero quella tipologia di giocatori che, sistemandosi tra le linee, possono inserirsi, concludere oppure servire assist al bacio a Kean, un altro da tenere d’occhio (lo scorso anno ci fece doppietta allo Stadium, tanto per ricordare…). Sarà che abbiamo negli occhi la procedura (semplice) che ha portato lunedì scorso il Verona al provvisorio pareggio. Ecco, replicare al “Franchi” quel cattivo posizionamento ci arrecherebbe pericoli, hai voglia…




Il secondo motivo, invece, è di natura statistica (e sapete bene come la cabala sovente incide nel pallone…): la Fiorentina ha disputato sei gare complessive – quattro di Campionato e due di Conference – senza mai vincere. Qualcuno obietterà: segno che ha problemi… Vero ma il rischio che i viola si sblocchino va purtroppo considerato.

A Firenze abbiamo vinto spesso negli ultimi anni anche se pure Inzaghi e Sarri vi caddero. Biancazzurri e viola sono le squadre che sinora hanno maggiormente calciato in porta: si annuncia quindi – almeno a tavolino – una sfida intensa, aperta, certo non noiosa.
Noi, in realtà, siamo curiosi di vedere come la Lazio – in trasferta dopo le due positive esibizioni interne contro Milan e Verona – approccerà il match. Le difficoltà della sfida e la forza dei viola suggerirebbero una squadra più raccolta, che aspetti, riguadagni palla e riparta. Baroni ci ha invece detto a Formello che la squadra avrà la stessa identità dell’Olimpico: Noslin o Pedro fungeranno da prima punta, con Dia ad agire quindici metri dietro. Il canovaccio non mutera’ anche se l’apporto di Marusic in luogo di Lazzari francamente ci farebbe stare più tranquilli, giocando in trasferta e contro un avversario che spingerà alla ricerca del primo squillo stagionale. La Fiorentina gioca e lascia giocare: sarà un vantaggio per l’esuberante Lazio di Baroni? Alle 14,30 di domenica sapremo. Se ci chiedeste se gradiremmo un eventuale pareggio vi diremmo di si: significherebbe aver schivato una tradizionale, infida trasferta mantenendoci a ridosso delle primissime e preparando in tranquillità i successivi, ravvicinati viaggi ad Amburgo e a Torino…






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