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LE PAGELLE | Serie A, Lazio-Verona 2-1: Dia e Castellanos nuova coppia del gol, Tavares rullo compressore

di Stefano BELLI – foto di Antonio FRAIOLI

Vittoria sofferta per la Lazio che ritrova i tre punti condannando il Verona alla seconda sconfitta in campionato. Finisce 2 a 1 all’Olimpico, per la prima volta sono i biancazzurri a costringere gli avversari a inseguire, anche se Tengstedt risponde immediatamente a Dia approfittando di una dormita del duo Romagnoli-Gila. Ci pensa poi Castellanos a rimettere le cose a posto, nella seconda frazione di gioco i padroni di casa non riescono a trovare il colpo del KO e così bisogna tribolare fino al triplice fischio.

I TITOLARI

PROVEDEL 6,5 – Sul gol di Tengstedt poteva fare ben poco, tuttavia continua a non essere proprio impeccabile sulle uscite e nei rinvii. Per poco non si fa sorprendere dal corner di Lazovic. Sempre attento e guardingo nella ripresa.

LAZZARI 6,5 – Il tandem con Isaksen è garanzia di numerose incursioni dalla destra ma non è un caso che i maggiori pericoli del Verona provengano proprio da lì (o dalle corsie centrali quando Gila e Romagnoli si dimenticano di essere calciatori professionisti). Nella ripresa si immola murando Tchatchoua e rimediando a un suo precedente buco.

GILA 6 – Aspettando Gigot, lo spagnolo recupera e si riprende il suo posto tra i titolari, peccato che non sappia leggere il corridoio di Kastanos spianando la strada al pareggio immediato di Tengstedt. Prima dell’intervallo rischia di combinare un’altra frittata nel tentativo di contrastare Harroui ma viene graziato dal fischio di Zufferli.

ROMAGNOLI 5,5 – Si fa infilare da Tengstedt che raccoglie l’assist di Kastanos passando con disinvoltura in mezzo a lui e Gila. Il difensore che avevamo ammirato due anni fa non esiste più.

NUNO TAVARES 7 – Meno straripante rispetto a due settimane fa ma ogni volta che accelera per i difensori del Verona sono dolori. Deve migliorare nello stop e nel controllo della sfera da terra, inoltre gli manca il killer instinct davanti alla porta. Sembra di rivedere lo Jordan Lukaku dei bei tempi.

GUENDOUZI 6,5 – Avrebbe bisogno di un centrocampo più robusto per dire meglio la sua, gli tocca smistare una quantità industriale di palloni con la consapevolezza che alla prima leggerezza gli avversari andavano in porta per direttissima.

ROVELLA 5,5 – Diventa il primo ammonito della gara, il che lo mette in una posizione delicata. Baroni lo tiene comunque in campo fino a dieci minuti dal novantesimo, nonostante sfiori il secondo giallo e soprattutto perda numerosi palloni favorendo le ripartenze degli ospiti.

ISAKSEN 6 – Stasera ha l’occasione di mettersi in mostra dal primo minuto ma il danese è troppo impreciso in fase di finalizzazione, ci prova dalla distanza trovando l’opposizione di Montipò. Sfiora la traversa a inizio ripresa, poi lascia il posto a Tchaouna.

DIA 7 – Va subito al sodo mettendo il pallone in buca d’angolo quando non sono trascorsi nemmeno cinque minuti dal fischio d’inizio. Una giocata che non vedevamo dai tempi del miglior Immobile. Nel secondo tempo Montipò gli nega la doppietta.

ZACCAGNI 6,5 – L’asse con Nuno Tavares funziona subito molto bene sulla corsia di sinistra, poi firma l’assist per il gol di Dia che sblocca la serata. Ne confeziona un altro direttamente dalla bandierina per il Taty. Prima del novantesimo si presenta davanti a Montioò ma non riesce a chiuderla

CASTELLANOS 7 – Prima spaventa l’Hellas con una rabona e poi lo tramortisce sugli sviluppi del corner conseguente, riportando la Lazio – che non segnava su calcio d’angolo da una vita – in vantaggio. Una botta alla caviglia lo costringe ad alzare bandiera bianca dopo poco più di un’ora di gioco.

I SUBENTRATI

DAL 66′ CASTROVILLI 6 – Quasi mezz’ora in campo considerando anche il recupero, eppure non riesce a incidere più di tanto, si ritrova tra i piedi la palla del 3-1 ma la spreca malamente.

DAL 66′ TCHAOUNA 6,5 – Si presenta con un gran sinistro a giro che lambisce l’incrocio, anche lui deve fare i conti con Montipò che tiene il match in bilico. Tutta un’altra cosa rispetto alla versione impacciata e impaurita che avevamo visto all’opera contro il Milan.

DALL’81’ VECINO s.v.

DALL’89’ NOSLIN s.v.

DALL’89’ MARUSIC s.v.

IL MISTER

BARONI 6,5 – Aveva annunciato una squadra offensiva e in effetti il gol arriva subito, peccato che ancora una volta i biancazzurri si facciano trafiggere nelle battute iniziali della partita. Il suo 4-2-3-1 continua a non convincere del tutto: Guendouzi e Rovella non bastano per un centrocampo robusto e il numero 6 rischia in almeno un paio di frangenti il secondo giallo. Affronta il suo passato e alla fine è lui ad avere la meglio.

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