di Giorgio BICOCCHI
Bisognerà uscire dalla logica del vecchio girone dove, a volte, si potevano gestire rose e formazioni a seconda degli ultimi impegni. Con il nuovo format occorrerà invece dare tutto, senza calcoli, per conquistare il maggior numero di punti possibile.
Affascinante il viaggio ad Amsterdam in casa dell’Ajax, allenato quest’anno dal tecnico italiano Farioli. Un paio di anni fa l’Ajax stava per retrocedere. Poi dal vivaio sono usciti giovani bravi che hanno rinvigorito la squadra.
La sfida con la Dinamo Kiev si disputerà in Germania, ad Amburgo.
Tornerà all’Olimpico il Porto: lo affrontammo due anni fa nel play-off di Europa League. Squadra di palleggiatori, seppur rinnovata. E in casa giocheremo pure con la Real Sociedad, formazione basca tutta tigna e corsa. Già previsto che sarà una partitaccia, molto tattica e con pochi spazi.
In Portogallo, invece, andremo a far visita al Braga, club che ha una montagna (nel vero senso della parola…) alle spalle di una delle porte.
In casa, invece, ecco i rossoneri del Nizza, già affrontati anni fa dalla banda-Inzaghi. Ha diversi colored che corrono a perdifiato: anche qui diverse insidie.
Un’altra vecchia conoscenza scenderà poi all’Olimpico: i bulgari del Ludogorets, promossi dai play-off. Reja perse l’andata a Roma, sfiorando poi la gran rimonta in Bulgaria (segno’ Perea…).
Oltre all’Ajax altro viaggio poi in Olanda, a Enschede, casa del Twente, formazione lo scorso anno arrivata alle spalle di Psv e Feyenoord. Formazione un po’ ballerina in difesa ma bisognerà correre per tutta la gara…
Insomma otto avversarie per tutti i gusti. In attesa del calendario una certezza c’è già: giocheremo al cospetto di formazioni attrezzate fisicamente. Dovremo correre più di loro (e usare il cervello…) per vincere il maggior numero di partite ed ambire così ad arrivare tra le prime 8 della classifica a 36. Promossi direttamente agli ottavi di finale…
