di Stefano BELLI
Altra partenza ad handicap per la Lazio che nelle fasi iniziali del match viene punita dall’Udinese. Oggi però gli avversari si chiudono ermeticamente in difesa e non concedono spazi ai biancazzurri che faticano a rimettersi in carreggiata e inanellano una serie impressionante di errori e imprecisioni che eravamo abituati a vedere in Serie C. Finché non arriva il bis di Thauvin che mette in ghiaccio la partita quando mancava ancora molto al novantesimo. Nemmeno l’espulsione di Kamara rimette in discussione un risultato che non ammette repliche. Preoccupano la mancanza d’iniziativa nonché la facilità con cui i friulani hanno reso inoffensivi gli attacchi dei ragazzi di Baroni.
I TITOLARI
PROVEDEL 6 – Molto distratto all’inizio quando rinvia addosso a Brenner, scavalcato dall’incornata vincente di Lucca, con la punta delle dita nega momentaneamente il gol del raddoppio a Thauvin che si rifà con gli interessi nel secondo tempo. Almeno sventa il tris del numero 22 che avrebbe reso la punizione ancora più severa.
LAZZARI 6 – Dà una mano in copertura e nel tenere viva l’azione, uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo, nella ripresa cala anche lui ma almeno ci mette la tigna.
CASALE 4,5 – Si fa “ingannare” dal guardalinee che alza la bandierina e smette di marcare Lucca che può così segnare indisturbato di testa. Un’ingenuità imperdonabile che complica enormemente la gara dei biancazzurri. Quarantacinque minuti in cui fa più danni della grandine dopo due mesi a trentasei gradi.
ROMAGNOLI 4,5 – Sul gol di Lucca dorme da piedi, perché è vero che l’assistente ha alzato la bandierina ma l’arbitro non aveva fischiato e quindi l’azione era ancora in corso. Successivamente non riesce a contenere Thauvin che si invola verso la porta, costringendo Provedel a metterci una pezza. A inizio ripresa viene nuovamente umiliato dal francese che segna e mette i tre punti in cassaforte.
MARUSIC 5,5 – Alterna giocate potenzialmente interessanti ad altre condite da strafalcioni che non si vedono nemmeno nelle scuole calcio del Burundi.
GUENDOUZI 5 – Soffre tremendamente la pressione dei friulani e tutto il centrocampo ne risente. Si fa portare via il pallone da Thauvin che ringrazia e si invola.
VECINO 5,5 – Vince il ballottaggio iniziale con Rovella (che paga l’erroraccio di domenica scorsa) ma il suo impatto è pressoché nullo. L’unico ad andare veramente vicino al gol – scheggiando anche la traversa nel recupero – quando ormai i buoi erano già scappati.
DELE-BASHIRU 5 – Predica (male) nel deserto, circondato da compagni frastornati che non hanno la minima idea di cosa stia succedendo in campo. Se non ha praterie intere a disposizione diventa un ectoplasma come tutti gli altri.
NOSLIN 5,5 – Prova a cercare la porta, ma il suo tiro si stampa probabilmente sul volto di un tifoso seduto in curva. Un inquietante passo indietro rispetto alla prestazione incoraggiante di una settimana fa.
CASTELLANOS 5 – L’Udinese non è il Venezia e a quanto pare se gli avversari non sono allenati da Di Francesco la porta non la vede nemmeno col binocolo. Prima dell’intervallo si fa anticipare da Ehizibue che salva un gol già fatto sulla linea di porta, nella ripresa se ne divora un altro gigantesco.
ZACCAGNI 5,5 – Per la serie “non si smette mai di imparare”: oggi abbiamo scoperto che batte i calci d’angolo addirittura peggio di Luis Alberto, motivo per cui l’Udinese ce ne concede una caterva. Spento e apatico, gli mancano il carisma e l’energia per suonare la carica e scuotere i suoi.
I SUBENTRATI
DAL 46′ PATRIC 5 – Se pensavate che Casale fosse un disastro, a Gabarrón bastano pochi minuti per farvi ricredere: sul gol di Thauvin sbaglia completamente il movimento lasciandogli un corridoio libero dove tirare. Con lui nei paraggi Lucca fa quello che vuole.
DAL 60′ DIA 5,5 – Un esordio da dimenticare per l’ex-Salernitana che avrebbe sicuramente preferito debuttare in un contesto decisamente più allegro.
DAL 60′ ISAKSEN 6 – Baroni lo getta dentro la nave in tempesta e inesorabilmente affonda assieme agli altri. Se non altro fa espellere Kamara e obbliga Okoye a timbrare il cartellino. Segna a tempo scaduto il gol più inutile nella storia del calcio, che non altera minimamente il risultato.
DALL’82’ HYSAJ S.V.
DALL’82’ TCHAOUNA S.V.
IL MISTER
BARONI 4,5 – Vecino al posto di Rovella è l’unica novità nella formazione titolare rispetto a domenica scorsa. Ancora una volta la squadra prende gol nei primi minuti, a conferma di come la fase difensiva sia l’anello debole della catena. Stavolta la reazione non porta alla rimonta, è bastato un avversario più strutturato del Venezia per neutralizzarci e far emergere tutte le cose che non vanno. Inspiegabile l’ingresso di Hysaj sullo 0-2 e in superiorità numerica. Ha voluto la bicicletta, adesso gli tocca pedalare in salita.