Durante un’intervista rilasciata a Lazio Style Channel, il centrocampista biancazzurro Cristobal Muñoz Lopez ha condiviso la sua esperienza al Barcellona: “A 12 anni ho lasciato la mia famiglia per trasferirmi a Barcellona, dove ha avuto inizio la mia carriera. È stato un passo importante fin da giovane, che mi ha aiutato a crescere sia come persona che come giocatore. È stato molto difficile allontanarsi dalla mia famiglia e dai miei amici a quell’età“.




Il periodo passato nella scuola del Barcellona ha segnato profondamente la mia vita. Essendo un club di grande importanza, mi ha dato una grande responsabilità. Ho trascorso sette anni lì, durante i quali ho imparato moltissimo. Grazie a loro, ho potuto esprimere al meglio il mio potenziale. A livello calcistico, credo che sia una delle migliori scuole al mondo. Il mio idolo è Iniesta, non solo per il gol ai Mondiali ma soprattutto per il suo contributo alla Spagna e al Barcellona. Giocando nel suo stesso ruolo, ho sempre cercato di emularlo fin da piccolo, guardando i suoi video. Per me, è stato un onore aver frequentato gli stessi ambienti. Chiunque voglia giocare in questo ruolo dovrebbe studiare i video di Iniesta“.

Anche se sono arrivato da poco, alla Lazio ho ricevuto una grande accoglienza. Giocare con Patric, Gila e Pedro sarebbe fantastico, spero di conoscerli presto e allenarmi con loro. Per me è una grande fortuna avere una piccola colonia spagnola perché sono sicuro che mi aiuterà ad ambientarmi. Quando ho saputo dell’interesse della Lazio è stato molto emozionante, è un club che già conoscevo. Ho anche una maglia della Lazio a casa della stagione 2019/20. È stata l’unica squadra che ha mostrato un serio interesse nei miei confronti. Ho sempre sognato di giocare in Italia: sia il paese che il campionato mi hanno sempre affascinato. Quello che ha fatto Yamal non mi sorprende. Abbiamo condiviso il campo, eravamo consapevoli che prima o poi sarebbe esploso. A livello di talento è il miglior giocatore con cui io abbia mai giocato. Restiamo con i piedi per terra, ma pensando in grande mi vedo a giocare in Serie A e a vivere di calcio. Soprattutto voglio dare soddisfazioni alla mia famiglia, che sia orgogliosa di me, che mi veda realizzato e competere ad alti livelli“.






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