Patric, difensore della Lazio, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport direttamente dal ritiro di Auronzo di Cadore in cui ha discusso della stagione passata e delle sue aspettative per la nuova stagione.




Patric, come procede il ritiro?
“In modo intenso, forse uno dei più duri. Faticoso sul momento, ma è benzina per le gambe”.

L’impatto di Baroni?
“Le sensazioni sono molto buone, mi piacciono gli allenamenti e il suo atteggiamento. Ci darà soddisfazioni. È appena arrivato, devo ancora conoscerlo bene”.

Mesi fa ha parlato della necessità di “onestà” nel gruppo, che dovessero farsi da parte i compagni senza stimoli. Sono andati via?
“Non mi riferivo a Luis Alberto e Immobile, per loro ho solo riconoscenza. Due professionisti, due persone che il mondo Lazio deve ringraziare. Quando ci siamo giocati il “pane”, sono stati sempre i primi a prendersi le responsabilità. La cosa pesa. Vanno ringraziati e basta, poi tutto ha un inizio e una fine. Meglio lasciarsi prima che dopo… So quanto potessero essere motivati o meno, è arrivato il momento di lasciare e l’hanno fatto”.

Cosa non ha funzionato la scorsa stagione?
“Abbiamo sbagliato 5-6 partite con le piccole e perso punti fondamentali. Sappiamo quanto chiede la piazza, ma se andiamo in profondità l’annata non è stata così disastrosa. Siamo usciti in Coppa Italia per un gol della Juve all’ultimo minuto, abbiamo battuto il Bayern in Champions. In campionato, giustamente, le aspettative erano maggiori. Sono in A le gare di cui dobbiamo rimproverarci”.

Come ha visto i nuovi acquisti?
“Mi stanno sorprendendo per atteggiamento e umiltà. I “vecchietti” come me ci mettono poco a capire se si ha dentro la voglia di crescere. Si può accettare l’errore in campo, non l’atteggiamento sbagliato. Loro hanno fame e ascoltano i consigli, fa piacere”.

L’obiettivo della Lazio?
“Sono sincero, il cambio è grande. È andato via pure Felipe Anderson, ci dava tanto anche quando non brillava. Pipe, Ciro e Luis, tre nomi importanti. Siamo positivi e ambiziosi, abbiamo fame, stiamo lavorando forte, però serve pazienza. Roma non è una piazza facile, è giusto comunque essere esigenti, non possiamo mica fermarci. Siamo noi grandi a doverci prendere le responsabilità. Ai nuovi serve un po’ di respiro”.






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