di Andrea MIGNOGNA 

Grazie Ciro Immobile!

Mi sembra doveroso iniziare questo articolo ringraziando colui che ha riscritto la storia ed ha onorato la maglia della nostra LAZIO, riportando in auge il sublime concetto della lazialità.

Grazie King Ciro! LEGGENDA, CAPITANO, LAZIALE VERO!

Parliamoci chiaro Ciro Immobile ha pagato a livello mediatico di giocare nella LAZIO e il fatto di aver stravolto le gerarchie nella Capitale, altrimenti sarebbe stato osannato più del Divin Codino. Cosa intendo? Con l’arrivo di Immobile il Sodalizio biancazzuro ha riconquistato la supremazia cittadina e vinto anzi stravinto molteplici derby, basta andare a rivedere le statistiche prima del suo arrivo. Il mondo mediatico e l’ambiente romanista è rimasto scioccato dalla potenza di fuoco di Immobile che in pochi anni ha soverchiato statistiche e gerarchie, minando tutte le convinzioni dell’altra sponda che avevano eletto il Pupone a uomo dei record.

Ebbene sì Ciro Immobile vince con la Lazio 3 volte la classifica dei marcatori, aggiungendo il titolo vinto con Torino, diviene il primo ed unico italiano ad aver vinto il titolo per 4 anni. Diventa l’unico calciatore italiano ad avere segnato 100 reti sia in casa che in trasferta ed eguaglia pure il record in un singolo campionato di 36 reti, raggiunto qualche anno prima dal fenomeno Higuain. Vince perfino la Scarpa d’oro nello stesso anno con quelle 36 reti, risulta Capocannoniere anche in Europa League, poi a vele spiegate si avvicina alle 200 reti in Serie A ed in lontananza si intravede lo storico traguardo.

Iniziano gli isterismi, vuoi vedere che Ciro Immobile batte pure il record di Silvio Piola dei gol segnati in Serie A? Non sia mai, un traguardo palesemente fallito dal Pupone, non può essere raggiunto da un altro laziale… Apriti cielo! In quel preciso momento Immobile diventa il bersaglio dei media e degli ambienti filoromanisti. Si incomincia ad indagare sulla sua vita privata, viene ingiustamente tirato in ballo nella vicenda dei tamponi, gli addossano le responsabilità delle mancate qualificazioni ai mondiali da parte della Nazionale, viene criticato perfino da Campione d’Europa. Se gioca bene ma non segna viene attaccato, se segna ma gioca male stessa sorte.

Purtroppo, poi, viene anche coinvolto in brutto incidente stradale con le figlie in macchina, che diventa l’ennesima speculazione giornalistica, tutto questo al fine di minarlo psicologicamente. Le 200 reti con la maglia della Lazio le sigla alla grande, tocca e supera pure quota 200 in massima serie, ma non sia mai che  veramente batta il record di marcature di Silvio Piola in Serie A.

La società si espone solo moderatamente per difenderlo pubblicamente, ma Immobile fa spalluccie e va avanti, spavaldo, a testa alta e petto in fuori, come i veri laziali, continua a segnare e sgretolare record, supportato da una condizione fisica straripante. Purtroppo, gli infortuni sono dietro l’angolo e a quel punto King Ciro non riesce più a zittire oracoli e pennivendoli vari con i gol e le prestazioni. Clamorosamente viene bersagliato anche da una piccola parte della tifoseria laziale: INGRATI!

La riconoscenza non è una virtù che appartiene a tutti i tifosi. E’ l’inizio della fine. Il nostro Bomber non si sente più tutelato, le intenzioni della società sono quelle di aprire di un nuovo ciclo, anche a costi più bassi, dove è evidente, nonostante le smentite di rito, che Immobile non sia più al centro del progetto. In questo contesto si inserisce la scelta del Capitano di cercare nuove motivazioni altrove, per dimostrare di essere ancora il Re. Diciamo pure che la società lo asseconda serenamente e l’ambiente romanista tira un paradossale sospiro di sollievo… il record di Silvio Piola è salvo!

Ringrazierò per sempre Ciro Immobile, che da vero laziale, ha destabilizzato il circo mediatico giallorosso. Ringrazierò per sempre Ciro Immobile per aver portato in alto i nostri colori. Ringrazierò per sempre Ciro Immobile per aver giocato con un braccio lussato e le costole incrinate. Ma lo ringrazierò soprattutto per le mille emozioni regalate ai cuori biancazzurri e per essere stato l’eroe e l’idolo di molti bambini diventati della Lazio grazie a lui.

La sua cessione è stata a mio avviso un clamoroso errore, è stata ammainata l’ultima bandiera senza tutti gli onori che avrebbe strameritato!

FORZA LAZIO, FORZA KING CIRO!

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