di Gian Luca MIGNOGNA
Il Campionato di Serie A 1931/32 passò alla storia per aver consentito alla Juventus di Mr. Carcano di portare a casa il suo quarto scudetto, che i bianconeri si aggiudicarono sul filo dopo un appassionante testa a testa con il Bologna di Mr. Lelovics che andò avanti per quasi tutto il torneo.
Nella campagna acquisti estiva molte società diedero vita ad un vero e proprio approvvigionamento di calciatori in America Latina, ma più di ogni altra in questa “attività” si distinse senz’altro la Lazio del Presidente Remo Zenobi, molto ambizioso, che addirittura arricchì la rosa biancazzurra di ben 10 brasiliani alternativamente schierati da Mr. Barbuy davanti al portierissimo Ezio Sclavi ed agli altri italiani Mattei, Furlani e Malatesta. I carioca in squadra quell’anno erano talmente tanti che quella formazione passò alla storia con l’appellativo di “Brasilazio”, sicchè pare doveroso perlomeno ricordarli in rigoroso ordine alfabetico: Amilcar, Castelli, Demaria, Del Bebbio, Fantoni I, Fantoni II, Guarisi, Rizzetti, Serafini, Tedesco. La maggior parte di loro vestì con onore la maglia della selecao verdeoro, ma Fantoni II e Guarisi, grazie alle loro origini italiane, fecero parte con vanto anche della selezione azzurra. Quest’ultimo, in particolare, detto “Filò”, fu anche Campione del Mondo con la nazionale italiana di Vittorio Pozzo ai Mondiali del 1934.
Il campionato segnò gli esordi in Serie A di Fiorentina e Bari, costituì uno dei primi eventi calcistici trasmessi in Italia per via radiofonica e per la Lazio rappresentò comunque una cocente delusione. I biancazzurri, infatti, chiusero la stagione con un insipido 13° posto in classifica, avendo peraltro perso entrambe le stracittadine con la Roma. Ciò nonostante, la stagione 1931/32 resterà per sempre scolpita nelle menti e nei cuori di ogni laziale. Perché il 12 giugno 1932 accadde un qualcosa che nessuno, all’epoca, avrebbe mai pensato che sarebbe stato ricordato per decenni e fino a tutt’oggi. Allo Stadio Nazionale, infatti, si incontrarono la Lazio ed il Modena. Era il 34° turno, l’ultimo in programma in quel campionato a 18 squadre. Che la Lazio potesse spuntarla era da mettere in conto, anche perché il Modena era disperatamente ultimo in classifica ed i biancazzurri non potevano affatto correre il rischio di essere risucchiati negli spareggi salvezza. Ma quel giorno Fantoni I e Guarisi si scatenarono come non mai, segnando il primo una memorabile quadripletta ed il secondo una storica tripletta. Alle loro reti si aggiunsero le marcature di Demaria e Castelli, con i malcapitati canarini che viceversa riuscirono a segnare soltanto il c.d. gol della bandiera con Barbolini. Il risultato finale fu Lazio-Modena 9-1, una vittoria veramente incredibile, forse ineguagliabile e talmente rotonda che ancor oggi rappresenta quella con il massimo scarto ed il massimo numero di gol mai conquistata in Serie A dalla prima squadra della capitale.
Ecco il tabellino completo di quella eccezionale, indimenticabile e meravigliosa performance biancazzurra.
SERIE A 1931/32 34° TURNO |
Domenica 12 giugno 1932 |
Roma – Stadio Nazionale |
Arbitro: Felice Rovida (Sezione Milano) |