Nell’ambito degli eventi tenutisi per celebrare il 50° Anniversario dello Scudetto del 1974, l’Assessore allo Sport del Comune di Roma Alessandro Onorato è intervenuto ai microfoni ufficiali della Lazio, parlando della Banda Maestrelli ed anticipando novità importanti sullo Stadio Flaminio. Ecco le sue parole:

Io non ero nato nel ’74, sono nato sei anni dopo. Ma sono la prova dell’importanza di quella squadra. Sono cresciuto con quel mito, un calcio diverso e romantico, fatto di cuore e passioni. Ci manca forse un po’ a tutti ancora oggi. È bello che la città di Roma riconosca, senza distinzioni di tifo, a quella squadra, al presidente Lenzini, al mitico Maestrelli e a quella squadra di essere stati eroi che cambiarono i pronostici. C’era un Nord ricchissimo che vinceva sempre e un Centro-Sud che non poteva competere. È una Lazio unica, non so se mai ci sarà nuovamente. La Lazio può vincere grandi cose, ce lo auguriamo tutti, ma non credo che quel mito possa essere nuovamente eguagliato.

Le infrastrutture per arrivare ai vertici sono fondamentali. Roma, nel tempo, ha perso troppi anni soprattutto nell’impiantistica sportiva. Dai quartieri popolari al centro: noi stiamo riaprendo tutto, dal Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a campi e piscine da Quarticciolo a Tiburtina, da Ostia a Corviale, da Collidoro a Cesano. Per la Lazio e per la Roma servono due grandi stadi. Do un’anticipazione io, non l’ho detto prima sul palco mai io il progetto dello stadio della Lazio l’ho visto, è pazzesco e aspettiamo che Lotito lo presenti. Il Comune farà sicuramente il suo”.

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