di Giorgio BICOCCHI 

Come so st’olive? So’ greche! Anche grazie ad una portentosa prestazione di Mandas, la Lazio regola l’Empoli e si regala l’Europa. Quale competizione? Lo sapremo tra un po’. Posto che l’Europa andrà affrontata con una consapevolezza diversa da parte di società, squadra e pure tifosi. Mica possiamo continuare a fare gli snob, lasciando che allo stadio ci vadano diecimila anime…
Per il resto Lazio più concreta che brillante. “Aho, sto Tudor vince: che je voi di? Ma chi se ne frega del bel gioco…”. Ecco, nella frase da pane e salame di un tifoso all’uscita dall’Olimpico, c’è la sintesi di questa giornata…




Primo tempo

– Sole alto, ritmi bassi. Kamada, ma perché con questo caldo giochi con la maglia con le maniche lunghe? Misteri del Sol Levante;

– L’Empoli ci aspetta ma noi ruminiamo calcio in orizzontale. Cioè ampiamente prevedibile;

– Kamada in verticale per Ciro, che purtroppo incespica;

– Ma l’Empoli inizia a pungere. Prima un tiro alto, poi altre incursioni. Cancellieri agisce dietro Caputo. “Guarda che l’anno prossimo questa sta a Auronzo…”, profetizza il solito amico guascone;

– Ancora Ciro: stavolta si porta la palla fuori, ahinoi;

– Poi la paratona di Mandas, superbo sul tiro a botta sicura di Caputo, sempre Highlander. “Aho, guarda se er greco nun fa er titolare l’anno prossimo”, gracchia il solito amico in versione mago…;

– Ciro sceglie poi la potenza ma Caprile c’è. Il problema della Lazio? Passaggi sbagliati a iosa. Certo se sono gli esterni a dover fare gioco… E poi la giornata di apatia di Zaccagni e Felipe;

– All’ultimo assalto la zampata di Gabarron. Caprile, sul corner, non esce e facilita la botta di Gabarron. Ormai diventato idolo della Nord…;

– Finisce la frazione ed entra sul tartan la Women per prendersi i meritati applausi per la conquista della promozione. “La Goldoni c’è?”, ci scrive un amico, certo facendo riferimento alla bellezza folgorante di Eleonora. “Guarda che qui mica mettiamo ai voti le doti estetiche…”, rispondiamo

– Intanto gli eroi del ‘74 lasciano lo spicchio di Monte Mario in cui hanno seguito la prima frazione. Avranno il cuore in tumulto, sicuro…;

Secondo tempo

– Iniziamo col freno a mano tirato. Non ci entra neanche un contropiede. E pure l’Empoli ci lascerebbe pure campo…;

– Mischie nella nostra area: ma non ci scomponiamo;

– Bel tiro di Kamada ma Caprile c’è’;

– Fa caldo e Igor prepara cambi in corsa;

– “Ammazza, che forno. Io premierei Kamada ci’ quella maja a maniche lunghe…”, ci scrive un sarcastico amico;

– Collezioniamo tre angoli di fila. Ma stavolta non c’è Gabarron a spingere la palla in rete;

– Scorrono i minuti. Vecino da’ una mano al centrocampo. E pure Rovella randella;

– Mandas toglie la palla dall’angolo. Poi indoviniamo una bella azione. Taty offre un assist al bacio per l’occorrente Vecino che sigla il sesto gol stagionale. Sono tante, tante reti…;

– C’è lo spazio per applaudire ancora Mandas che toglie la palla dall’incrocio dei pali;

– “Aho, ma semo sicuri che l’anno prossimo in porta c’è Provedel?”, obietta un amico. Già abbiamo una marea di problemi negli spogliatoi. Questo, oggettivamente, ci sembra il meno… Ma si sa: la Lazio spesso i problemi se li crea in autonomia.






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