Giuseppe Galderisi è intervenuti ai microfoni di Radio Olympia, nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli, per parlare di Lazio e di Serie A in questo momento di sosta per l’attività delle Nazionali:




“Sono un grande estimatore di Maurizio Sarri, è un grande conoscitore di calcio e sono molto legato alla sua figura. Ho sempre seguito la sua evoluzione calcistica perché da lui c’è sempre da imparare, è una persona schietta e un maestro di campo. Non sono rimasto sorpreso dalle sue dimissioni perché è una persona che non ci gira tanto intorno, gli ha fatto onore lasciare sul tavolo il contratto con una società prestigiosa come quella della Lazio. C’era però bisogno di dare una sferzata e visto che nessuno prendeva iniziativa ha fatto lui un gesto forte, in un momento in cui ci sono ancora motivazioni forti e obiettivi da raggiungere”.

“Tudor è un allenatore dalla filosofia offensiva, riesce a trasmettere il concetto per cui la forza del singolo è esaltata da quella collettiva. Felipe Anderson ad esempio per me è un grandissimo giocatore ma da solo non va in porta, ci vogliono organizzazione e mentalità e Tudor può lavorare bene in questo senso, in una piazza dove c’è bisogno di entusiasmo e passione”.

“Nel calcio anche un solo gol per un attaccante può portare una svolta positiva, è importante capire quanto un giocatore ha voglia di imparare e quanto la società crede in lui. A me Castellanos piace, sa farsi trovare al posto giusto e al momento giusto e ha saputo segnare anche qualche gol con furbizia. Credo però che innanzitutto sia necessario recuperare Immobile, pedina che è ancora fondamentale nella Lazio di oggi. Mi auguro che faccia un grande finale di stagione anche in chiave Europei. Poi sicuramente Castellanos può ritagliarsi un ruolo importante per le caratteristiche che ha”.






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