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Giannichedda: “A Frosinone segnale dal gruppo. Tudor non si priverà di Guendouzi”

Giuliano Giannichedda, ex centrocampista della Lazio e della Nazionale azzurra, è intervenuto sui 90.7 di Radio Olympia nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli, per commentare il momento vissuto dalla Lazio col passaggio di consegne tra Sarri e Tudor in panchina:




“Nessuno si aspettava le dimissioni di Sarri, sicuramente c’erano dei problemi ma le dimissioni sono una presa di posizione forte, significa che non si sta bene più dentro un gruppo e non si riesce più a gestire al meglio, per Sarri evidentemente la frattura era insanabile e ora si deve ricostruire, la programmazione è determinante nell’ambiente calcistico”.

“La scelta di Tudor può essere indirizzata proprio in questo senso, se non si è individuato un traghettatore e si ritiene il croato l’allenatore giusto era la scelta ideale iniziare subito a lavorare, con 15 giorni di sosta a disposizione per cominciare e per ripartire provando a vincere la Coppa italia. E anche per provare a fare un filotto in un campionato che non è ancora finito e in cui sarà giusto provare a lottare fino alla fine”.

“A Frosinone mi è piaciuto sicuramente l’abbraccio tra i giocatori, significa che il gruppo ha ancora voglia di far bene e provare a essere unito, sicuramente la partita non è stata giocata nel migliore dei modi ma è chiaro che una settimana così fa sprecare tantissime energie nervose. Si è fatta una prestazione normale ma il fatto che i giocatori vogliano ancora mostrare che il gruppo c’è è importante.”.

“Guendouzi quest’anno è stato senza dubbio tra i migliori, molto dinamico ma anche abile con la palla tra i piedi. I problemi con l’allenatore si risolvono e tra persone intelligenti si può capire che c’è un obiettivo comune da perseguire e andare avanti tranquillamente, non penso che Tudor voglia privarsi di un allenatore così bravo”.

“Il momento per Immobile è sicuramente complicato, le critiche che ha ricevuto il Capitano della Lazio sono sicuramente eccessive. Quando un giocatore che fa della voglia di far gol la sua peculiarità non trova la porta sicuramente affronta un momento negativo ma l’accanimento verso di lui è stato eccessivo. Spalletti fa le scelte per la Nazionale in base alla forma dei giocatori, non penso siano state fatte scelte definitive da qui all’Europeo, ci sono ancora tante partite e Immobile può rientrare tra i convocati: passa tutto da quello che farà in questo ultimo periodo della stagione con la Lazio”.






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