di Giorgio BICOCCHI (foto © Antonio FRAIOLI)
Sarà per un’altra volta. Il problema, piuttosto, è: d’accordo ma in quale anno? Il Bayern scaccia i venti di crisi, rimonta lo svantaggio dell’Olimpico e piomba nei quarti. Il divario tanto temuto tra le due squadre si materializza all’Allianz. La differenza lo fa l’attacco: fantasioso e concreto quello dei tedeschi. Velleitario e fumoso il nostro, una costante della stagione purtroppo. Il gol fallito da Ciro sull’ 0 a 0 e’ stato lo spartiacque della sfida. “Se entrava quello mica lo so come finiva”, cerca di sollevarci un amico. Ma e’ la stagione delle recriminazioni costanti… Champions addio: ora speriamo solo di tornarci presto e non tra un lustro o anche più…
Primo tempo
– Partiamo di buona lena. Ordine e disciplina. Ci muoviamo a fisarmonica. Felipe sembra ispirato;
– E’ Musiala il pericolo pubblico. “Ammazza come si è irrobustito: tre anni fa pareva un fringuello”, ci scrive un amico. Vero, crescono ‘sti ragazzi…;
– Lazio disinvolta ma quando il Bayern attacca – soprattutto dal fronte destro – sono dolori…;
– Ci manca lucidità nell’ultimo passaggio. Peccato perché alle trequarti arriviamo con disinvoltura;
– Si immolano nella nostra area Gila e Marusic. Musiala impegna Ivan;
– Arbitro Vincic sul pezzo: nessun personalismo e nessun ammonito;
– Arriviamo alla mezz’ora dopo che Kane ha sfiorato pure il palo… Il nostro problema e’ che in attacco non pungiamo;
– Ed eccolo il momento-chiave della sfida. Ciro si mangia un gol di testa. D’accordo che la palla gira come una trottola ma l’impatto è sbagliato. E il gol del vantaggio sfuma…;
– E sarà la nostra croce perché dallo 0 a 1 in un batter d’occhio si passa all’1 a 0. E’ un mezzo gollonzo di Kane ma ci sta;
– Qui errore di presunzione. Mancanza di praticità. Dovremmo congelare la frazione. Invece incassiamo un angolo dai cui sviluppi arriva il raddoppio di Müller, tenuto in gioco da Felipe;
– Guadagnamo gli spogliatoi a testa bassa. Terribile l’uno-due tedesco. Forse pure inaspettato vista la complessiva dinamica del tempo;
Secondo tempo
– Il problema è che non tiriamo in porta: la nostra tragedia annuale;
– Bayern rinfrancato: ovvio che sia così. “Te pare che non uscivano dalla crisi co’ noi…”, il commento amaro di un amico;
– Sarri ne cambia tre. Ma arriva invece il terzo gol del Bayern. Facile facile il tap-in di Kane, ancora lui…
– I tedeschi ormai si divertono. Provedel toglie il quarto gol. Poi sfiorato da Sane’. La Lazio corre a vuoto, pure demoralizzata;
– Il Mago sfiora il palo. Ma e’ dietro che soffriamo perché ogniqualvolta il Bayern accelera vediamo le streghe;
– I tedeschi giochicchiano, aspettando solo l’avversaria dei quarti. Neuer potrebbe pure non farsi la doccia e filare a cena. Sono stati numerosi i portieri avversari, quest’anno, che mai – o quasi mai – abbiamo impegnato. Noi aspettiamo solo la fine della gara. Entra pure Kamada, rigorosamente con lo sguardo spaurito;
– Tuchel – che pare un pastore luterano – vive la notte di riscatto. Noi salutiamo i 4000 arrivati da Roma con ogni mezzo. Chissà se adesso sarà la cara, vecchia Coppa Italia a darci una gioia…