Massimo Maestrelli è intervenuto sui 90.7 di Radio Olympia, nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli, per parlare di Lazio e del libro “Due bambini e un sogno” scritto con Giulio Cardone e Marco Patucchi e dedicato alla Lazio del ’74:
“Ogni volta che mi si chiede di raccontare qualcosa su quella storia mi chiedo sempre cosa si possa dire di diverso, con Giulio e con Marco abbiamo pensato di raccontare l’esperienza di due ragazzi con il loro padre, le stesse giornate raccontate da due angolazioni diverse. Io mi sono molto incuriosito anche a leggere il suo racconto, è interessante anche mettersi nei panni degli altri per rendersi conto della grande partecipazione di chi ha vissuto quegli anni così intensamente”.
“A undici anni non mi ero reso conto della gioia negli occhi di babbo, forse non ci credeva neanche lui e quel momento è rimasto nel tempo, inizialmente non ero consapevole della sua emozione di cui mi sono reso conto anni dopo grazie alle testimonianze di quel tempo che ne restituiscono l’espressività. Alcune cose mi sembrano successe ieri, come la spaghettata preparata da mia madre alle quattro del mattino con alcuni amici e giornalisti il giorno dello Scudetto”.
“Nel match d’andata contro il Bayern sono venuti tre amici laziali a cena e ho messo il risultato su un foglio di carta, chiedendo di leggerlo solo a fine partite: avevo fatto un sogno particolare e avevo scritto 1-0. A prescindere da come andrà ho detto anche a mio figlio, che andrà a Monaco, di godersi la serata. Andiamo a sfidare una delle squadre più forti d’Europa, con un tasso tecnico eccezionale che si è visto anche nel match d’andata