Massimo Barchiesi, radiocronista Rai, è intervenuto sui 90.7 di Radio Olympia nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli, per commentare la vittoria in Champions League della Lazio contro il Bayern Monaco, sfida di cui ha realizzato un emozionante racconto per la diretta su Radio Uno.
“Questa serata è stata indimenticabile, ce la porteremo per sempre e come emozioni la metto sul podio della mia carriera, quando si trasmette la Lazio ovviamente per me c’è sempre un sentimento particolare. Noi abbiamo un ruolo importante e la professionalità viene prima di tutto, in Rai ti ascoltano dalla Valle D’Aosta alla Sicilia e devi sempre cercare l’imparzialità, il discorso cambia quando si trasmette la cronaca di una squadra italiana contro una straniera, lì in coinvolgimento può avere qualcosa in più”.
“E’ stato bellissimo tutto della serata di mercoledì, dal pre-partita al post, una notte da incorniciare a prescindere da come andrà la partita di ritorno perché, è inutile nasconderci, il Bayern resta favorito per la qualificazione ai quarti ma l’obiettivo di tenere in piedi il discorso qualificazione per la gara di ritorno è stato centrato”.
“Immobile contro il Bayern ha giocato una partita di grandissimo spessore, da vero Capitano che ha trascinato la sua squadra e che sta ritrovando la piena efficienza fisica. E’ importante parlare dell’uomo Immobile prima del giocatore, si sono sentite cose vergognose contro di lui, da rabbrividire. Immobile non era abituato a subire molti infortuni, si è trovato ad affrontare una nuova realtà e gliene hanno dette di tutti i colori, parlandone come uno già finito, che non serviva più alla Nazionale e alla Lazio. Quando sento parlar male di Ciro Immobile mi verrebbe voglia di buttarmi nel fuoco per difenderlo, quello che ha fatto per la Lazio è passato alla storia, lo dicono i numeri”.
“Guendouzi è il calciatore di maggiore spessore internazionale che la Lazio ha acquistato in estate, è stato anche in Nazionale e sta cercando di tornarci. E’ un maratoneta, lo trovi in ogni zona del campo, il classico centrocampista che magari non va al tiro ma è sicuramente un giocatore di peso, uno di quelli che in una squadra serve come il pane, ha una dimensione internazionale e l’ha portata nel gruppo, dimostrandolo mercoledì sera contro il Bayern. In un centrocampo un po’ in difficoltà a livello numerico, in questo momento, gioca per due”.
“Sarri meglio di così non poteva preparare la partita, è stato un capolavoro tattico ma anche un capolavoro psicologico, si percepiva che qualcosa non andasse nel migliore dei modi tra la squadra e l’allenatore e entrambi hanno fatto quel passo indietro di cui si è parlato, venendo incontro ai ragazzi che hanno dato maggiore disponibilità, ricompattandosi. Ne è nata la partita di Cagliari e soprattutto quella col Bayern. Sull’onda dell’entusiasmo di mercoledì la Lazio non deve perdere di vista gli altri obiettivi, in primis la Champions League che potrebbe arrivare anche grazie al quinto posto quest’anno. La Champions il prossimo anno sarà nettamente più ricca, a livello di immagine la Lazio deve provare a rientrare a tutti i costi”.