di Giorgio BICOCCHI
“Aho, stavolta non c’era Caicedo ma si è vinto uguale…”: beata goliardia perché al Poetto e dintorni ancora ci rinfacciano quella capocciata-vincente del Panterone al minuto 99! La Lazio passa in Sardegna e non si consegna ad un oblio anticipato dal campionato: creiamo tante palle-gol – a parte le tre reti – e questo è da mettere in evidenza. Provedel però ci ha salvato – sull’1 a 2 – con un paio di prodigi: e questo va annotato con preoccupazione. Saranno le prossime, dure sfide a dire se la corsa-Europa e’ ancora viva e vitale. Intanto noi ci prepariamo per il Bayern: mica bruscolini…
Primo tempo
– Sapendo le nostre difficoltà a creare gioco Ranieri quasi ci sfida. Schiera una formazione a una punta, abbottonata. Della serie: siete più forti? Dimostratelo…;
– Noi cominciamo benino. Prima c’è un tentativo di autogol che Scuffet manda in angolo (quasi prodromico di ciò che di lì a poco accadrà…), poi Ciro si fa parare un bel tiro in corsa;
– E’ sempre una Lazio convalescente: Isaksen spinge poco, i terzini sono bloccati. Pure il Mago sbaglia i tempi di alcune giocate. E Felipe ha davanti un “cagnaccio” come Nandez;
– Mentre il Cagliari fa fatica a produrre gioco – spuntato com’è in attacco – ecco il colpo di fortuna. Isaksen scende (da sinistra) e crossa basso. La palla gira come una trottola e Deiola la sospinge in porta;
– “E mica ce po’ di’ sempre male”, ci messaggia un amico. Si, ma la gara resta comunque in bilico;
– Piove a dirotto e il Cagliari a scuote. Noi controlliamo, mica sempre con calma olimpica;
– Ciro si fa ammonire per un calcio e rifilato fuori tempo;
– E proprio nel recupero rischiamo il patatrac. Meno male che Provedel salva di piede sulla capocciata di Lapadula…;
– Sintesi della frazione: Lazio come al solito enigmatica. Forse ha calciato più in porta del solito, vero, ma sono stati tanti gli errori, i passaggi sbagliati. E le idee pure poche. Ora il Cagliari schiererà la batteria offensiva e sarà un’altra gara
Secondo tempo
– E infatti ecco Luvumbo, uno da tenere d’occhio. Con l’ex Napoli Gaetano spostato più vicino a Lapadula;
– E’ un altro Cagliari. Segnale di vitalità quando Nandez calcia alto;
– Lazio sorpresa. “E come te sbaji”, ci scrive il solito amico…;
– E’ solo una impressione, però, perché Ciro, da posizione impossibile, sigla la 0 a 2;
– Partita orientata? Macché. Ci addormentiamo e lasciamo mezzo campo a Gaetano che, a giro, coglie l’angolo;
– “Mai che se possa sta tranquilli…”: amico mio, non conosci la storia della Lazio se mi scrivi questo;
– Viviamo forse il momento più buio della gara perché il Cagliari imperversa. Provedel e’ regale due volte. Maestosa la parata su Gaetano;
– Sarri toglie Ciro e il Mago. Di rimessa (finalmente…) sigliamo il tris con Felipe, arrivato a rimorchio su un contropiede iniziato dal Taty;
– Ancora Provedel su Luvumbo. Romagnoli ammonito: salterà il Bologna (e Zirkzee…). Ranieri manda in campo il talismano-Pavoletti;
– Partita non in ghiaccio perché il Cagliari non e’ domo. Augello sfiora il montante. Insomma, concediamo…;
– Sarri rispolvera Kamada. Vecino orchestra da play. I minuti passano e i rossoblu’ sembrano aver esaurito la spinta;
– Ecco anche Pedrito. “Me sa che Sarri pensa ar Bayern”. Intanto Kamada si mangia il quarto gol…;
– Finisce 1 a 3: e’ la quinta vittoria esterna stagionale. Saliamo a 37 punti. Domani il meteo segnala pioggia. Poco male, ci metteremo sul divano a tifare per Genoa, Lecce e Milan…