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Fabrizio Maffei: “Lazio, Supercoppa vissuta come un fastidio. In campionato si era visto altro”

Fabrizio Maffei, storico giornalista Rai, è intervenuto sui 90.7 di Radio Olympia nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli per parlare di Lazio e commentare l’amara sfida di Supercoppa Italiana contro l’Inter a Ryad:




“Mi ha dato molta noia l’immagine che abbiamo dato a 180 paesi collegati per seguire in tv la partita. Non c’è molto da dire, credo che la vera Lazio sia rimasta a Roma: mi aspettavo una Lazio forse sconfitta ma con onore, ci siamo consegnati agli avversari sin dal primo minuto e il gioco dell’Inter ha prodotto valanghe di occasioni attraverso un gioco meraviglioso che noi conosciamo bene. C’è stato il rischio di un’imbarcata colossale e questo mi dispiace, perché attraverso l’impegno, la voglia e la determinazione il nome della Lazio va salvaguardato. La Lazio possiede queste doti, le abbiamo viste spesso quindi non si capisce perché questo impegno sia stato affrontato solo come un fastidio”.

“Probabilmente la partita di ieri ci ha detto che alcuni nostri titolari non sono più all’altezza, alcuni, lasciatemelo dire, sono addirittura impresentabili. Al di là dei risultati finali di questa stagione sarà importante trovare il modo di ringiovanire la rosa e piazzare sul mercato diversi giocatori, cercando di trovare gente con più gamba, con più “garra”, con più coraggio negli scontri e giocatori che giocano guardando la porta avversaria e non giocando alle spalle, verticalizzando con più velocità”.

“Sarri in questo momento non può essere messo in discussione, dopo la gran vittoria nel derby e le vittorie in campionato che hanno riportato la squadra in una situazione di classifica che riapre il cuore alla speranza. Sono più in discussione i calciatori per le loro prestazioni: penso che all’interno dello spogliatoio ogni allenatore provi a toccare i tasti giusti, poi la prestazione della squadra nel bene e nel male dipende sempre dai giocatori. A volte l’interpretazione della partita dipende da tanti fattori, a cominciare dalla concentrazione dei singoli interpreti che ieri non c’è stata, in pochi hanno pensato a brillare nell’occasione di ieri sera e questo è un ulteriore elemento di disapprovazione da parte mia”.

“Delle ultime partite avevo apprezzato da parte della Lazio la riproposizione di un gioco convincente, la vittoria in un derby che ha donato gioia al popolo laziale e la risposta di alcuni singoli. Ora mi aspetto una Lazio che possa ritrovare la consapevolezza di poter giocare alla pari con un avversario forte ma che può essere contrastato. Questo contro l’Inter non è accaduto, purtroppo”.

“Dobbiamo metterci in testa che gli idoli e i ragionamenti classici di un calcio romantico, che dicono che determinati elementi non si toccano, sono passati. Io sono grato a tutti gli elementi che indossano la maglia biancazzurra ma non mi voglio legare sentimentalmente a nessuno di loro. Ci sono elementi che appaiono poco convinti, ieri Marusic ad esempio era sempre timido, in affanno, senza provare affondo e stringendo eccessivamente verso il centro in difesa. Anche Immobile forse avrebbe fatto bene ad accettare l’offerta araba, perché così rischia di cancellare la memoria di sé stesso. Anche la catena tra Felipe Anderson e Lazzari non funziona più come una volta”.






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