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Superlega | Ceferin: “Il calcio non è in vendita”. E molti top club si sfilano…

Il presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, tuona dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul tema Superlega: “Possono creare quello che vogliono, non proveremo a fermarli. Non abbiamo mai detto che non si possa andare fuori dal sistema, ma non si può uscire e voler giocare i campionati nazionali. Non c’è stato il semaforo verde per la Superlega così come era stata proposta nel 2021“.




Sono triste di dover parlare della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Rileggeremo e valuteremo se rivedere la nostra posizione sulla Superlega: è importante sottolineare che non abbraccia i principi su cui si basa il calcio, quelli del merito sportivo, che sono garantiti solo dall’Uefa. Il calcio rimane unito e lo proteggeremo da ogni progetto che possa danneggiarlo. Ho visto il progetto di A22 Sports ed è difficile dire se ci si debba sentire scioccati o attaccati. Io mi sento violato – afferma Ceferin -. Di sicuro i campioni nazionali possono accedere solo al terzo livello (della nuova Superlega, ndr). Il sistema è più chiuso di quello del 2021 rifiutato da tutto il mondo del calcio. Squadre come Girona o Atalanta non si potrebbero qualificare per la Superlega, per cui è sbagliato parlare di competizione aperta“.
Non abbiamo mai detto che non si possa andare fuori dal sistema, ma non si può uscire e allo stesso tempo voler giocare i campionati nazionali. Abbiamo dalla nostra parte i governi e le istituzioni nazionali. Non c’è stato il semaforo verde per la Superlega come era stata proposta nel 2021, il calcio non è in vendita. Non sono sicuro che sappiano cosa stanno facendo“.
Sui social stanno contestualmente arrivando comunicati di molti top club che si stanno già sfilando dal progetto. La Premier League si è detta contraria e il Governo britannico, fuori dall’UE, si è detto pronto a varare una legge che di fatto impedisca l’adesione a competizioni fuori dall’egida FIFA e UEFA. Pareri negativi sono arrivati da Atletico Madrid, Bayern Monaco, Paris Saint Germain e diversi altri club europei, che fanno pensare a una partenza difficoltosa del progetto Superlega, quantomeno in tempi brevi.






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