di Giorgio BICOCCHI
Il Cagliari ha segnato un gol su azione in più rispetto alla Lazio (che pure vanta una media realizzativa bassissima…): questo il dato che ci ha maggiormente inquietato in queste ore di vigilia. I rossoblù hanno conquistato 7 punti nelle ultime 4 gare: sono in netta risalita. E’ bastato, forse, schierare il fantasista Viola (un trequartista che in carriera è sempre stato con la valigia in mano…) dietro alle due punte e la rinascita si è compiuta dopo un inizio-horror (in cui però aveva inciso anche il duro calendario…).
Bastano questi riscontri per affrescare le difficoltà della gara dell’Olimpico. Perché il Cagliari – come peraltro farà il Verona sabato prossimo al “Bentegodi”– si schiererà compatto nella propria metà campo pronto a schizzare di rimessa con gli strappi del velocista Luvumbo, uno da tenere d’occhio perché in grado di ribaltare l’azione in pochi secondi.
Ovvio, i valori tecnici in campo sono tutti a nostro favore. Ciò che preoccupa però – in queste genere di gare – è la nostra difficoltà a creare occasioni e a concretizzarle. Undici, sole reti segnate su azione sono dato avvilente e notevolmente preoccupante, soprattutto se abbinato all’assenza di Zaccagni, uno capace – con uno spunto – di portare scompiglio nella metà campo avversaria.
Lecito attendersi una Lazio guerresca, pronta a gettarsi in area avversaria, determinata: d’altronde, se vogliamo recuperare slancio in campionato non abbiamo nessun altro risultato che la vittoria. Occorrerà essere lucidi, giocando “di prima”, senza uno sterile tran-tran, pure in orizzontale. Ranieri ci avrà studiato ed approfondito: chiuderà ogni linea di passaggio, chiederà alle due linee di restare strette e compatte.
Servirebbero idee chiare e lucidità anche nel calciare punizioni o angoli (e c’è chi si è schierato contro l’eventuale arrivo di Insigne, specialista in questa tipologia di situazioni…) perché – davanti ad una difesa arcigna come quella che schiererà il Cagliari – ogni risorsa andrebbe sfruttata.
Uno su cui puntare in questa sfida? Isaksen, che già per un sospiro ha sfiorato il primo gol stagionale nella sfida contro il Celtic. Proprio il danese potrebbe rappresentare il grimaldello giusto per far saltare il banco.
E’ una di quelle partite da vincere ad ogni costo, pure con un rimpallo o segnando di stinco o di addome. E la speranza è che la squadra sia stufa di vedersi in una classifica decentrata e anonima all’eccesso. Un po’ di amor proprio, che diamine…