Ciro Immobile è intervenuto in conferenza stampa per presentare Celtic-Lazio, sfida che vedrà domani i biancazzurri scendere in campo a Celtic Park per la seconda sfida di Champions League:




“Sto bene, mi aspettavo un inizio diverso. So come vedo lavorare, resto tranquillo. Sono convinto che i risultati arriveranno. Le critiche? Per quello che è uscito ci sono rimasti più male mio fratello e mia moglie. Loro ci tengono veramente a quello che ho fatto in questi anni. I veri tifosi della Lazio mi sembrava impossibile potessero dire qualcosa di negativo contro di me”.

“Sono le stesse difficoltà tra campionato e Champions. Probabilmente quest’anno stiamo venendo meno in qualche fondamentale. Sicuramente ritroveremo lo smalto per poter offendere in maniera migliore. Mi fido molto dei miei compagni, mi fido di quello che mi dimostrano e so quello che possiamo dare. Loro sono una squadra forte, che sa giocare a calcio, diversa dalle squadre anglosassoni. Sarà una partita difficile da affrontare. Il gol? Ne ho fatti tantissimi e ho vissuto anche momenti difficili, e grazie alla squadra so che ne uscirò. Quindi quando torneremo a creare sono sicuro che tornerò a fare gol, e anche tanti”.

“Ci aspettavamo un inizio diverso dopo il ritiro che avevamo fatto. Con il Lecce siamo passati da un possibile 2-0 a perdere la partita, con il Genoa è stata una gara completamente diversa. Per noi tutte le partite possono essere quelle della svolta, ci sono tutte le carte in regola per poterlo fare. Per questo ci fa arrabbiare questa situazione. Il precedente con il Celtic? La partita dell’andata ero in panchina e ho visto l’ambiente molto meglio. Sono cambiate le cose sia per noi che per il Celtic, però so bene e posso raccontare qual è l’atmosfera di domani”.

“Castellanos è intelligente, ho visto fin da subito la sua volontà di imparare, ha fatto bene in Spagna. Sono convinto che ci darà una mano, così come gli altri ragazzi nuovi che stanno vivendo quello accaduto a noi all’inizio con Sarri. Ci teniamo molto a farli inserire, ci stanno mettendo tutto l’impegno. La mia parabola? Sta in alto, non scende. Sto sempre lì sia mentalmente che fisicamente, la differenza è solo nei gol. Sto come quando ho vinto la Scarpa d’Oro”.






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