di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)
Uruguay, terra di “garra charrua” ma anche di fùtbol che da 130 anni scorre nelle vene Orientales: quando il momento è avverso, la calma ripaga degli sforzi fatti e permette di non farsi trascinare via dalla tempesta. Dopo un primo tempo opaco un’altra squadra avrebbe perso la bussola, la Lazio di Sarri ha lasciato che il vento contrario passasse e al primo refolo favorevole ha colpito. Per poi giocare d’inerzia anche grazie a quei nuovi innesti che il tecnico valuta giorno dopo giorno e che qualcuno aveva già buttato nel cestino: solo isolandosi dall’ambiente questa squadra può ritrovarsi davvero, il primo passo è stato compiuto, a San Siro ci sarà subito un altro esame di quelli pesanti.
FORMAZIONI – Sarri si affida alla vecchia guardia: dei nuovi acquisti gioca solo Rovella (esordio dal 1′ per l’ex Juventus e Monza), in difesa partono di nuovo titolari Lazzari e Casale, confermati Romagnoli e Marusic. A centrocampo c’è Vecino mezz’ala con Luis Alberto, tridente collaudatissimo con Zaccagni, Immobile e Felipe Anderson. Nel Torino Sanabria e Vlasic giocano sul fronte offensivo a sostegno di Zapata.
FISCHI PER FIASCHI – La prima vera occasione da gol ce l’ha il Torino al 6′, sugli sviluppi di un corner potente conclusione di Vlasic che sfugge a Provedel e finisce sui piedi di Zapata, che svirgola però a lato da buona posizione. Il Toro affonda sulla fascia sinistra, con Casale che ha qualche problema nel contenere Vlasic e Sanabria. Al 17′ su angolo battuto da Luis Alberto doppia respinta della difesa granata e pallone che finisce nella disponibilità di Casale, la cui Zampata finisce fuori. La Lazio fatica a uscire dal guscio, al 22′ una incompresione tra Lazzari e Felipe Anderson e esemplificativa del momento di difficoltà dei biancazzurri. Al 26′ tegola per il Torino, problema muscolare per Buongiorno nel tentativo di controllare Immobile in area, al suo posto Juric inserisce Sazonov. Al 29′ bella chiusura difensiva di Rovella in area su Vlasic lanciato in avanti dalle retrovie. Al 31′ un errore di Casale manda in fuga Zapata, provvidenziale per la Lazio il recupero di Luis Alberto dalle retrovie. Al 33′ il primo ammonito della partita è Bellanova per un fallo su Zaccagni. Interruzioni nel gioco per scontri tra Immobile e Rodriguez e tra Zapata e Romagnoli, in entrambi i casi i laziali hanno la peggio ma senza conseguenze importanti. Al 41′ su punizione calciata in area verso il secondo palo da Luis Alberto, provvidenziale per i granata l’anticipo di Lazaro su Immobile. Sugli sviluppi del corner, conclusione telefonata di Marusic tra le braccia di Milinkovic-Savic. Al 44′ una conclusione deviata di Vlasic finisce sulla testa di Zapata, che indirizza però tra le braccia di Provedel. Un duro intervento su Zaccagni costa l’ammonizione anche a Tameze, dopo 3′ di recupero si va all’intervallo sullo 0-0 allo stadio Olimpico, ancora una volta tra i fischi.
VECINO PROVVIDENZIALE, ZACCAGNI PUNTUALE – Lazio ancora imprecisa in avvio di ripresa e al 5′ il primo squillo è del Toro con Ricci che cerca la soluzione di potenza da fuori area, pallone fuori. All’11’ però la Lazio riesce a venir fuori e trova il vantaggio: Lazzari scambia bene con Felipe Anderson sulla destra e crossa a centro area, irrompe Vecino la cui girata si insacca complice anche una leggera deviazione di Bellanova che era andato a contrastare l’uruguagio. Cambi nel Torino con Juric che inserisce Radonjic e Ilic al posto di Zapata e Tameze. Provano a scuotersi i granata, al 18′ bello slalom di Bellanova che crossa sull’altro lato per Lazaro che al volo gira però fuori bersaglio. Ammonito Schuurs, quindi al 29′ Sarri inserisce Castellanos e Guendouzi al posto di Immobile e Vecino. Alla mezz’ora la Lazio trova il raddoppio: splendido tocco di Felipe Anderson verso Zaccagni che scappa in mezzo e tre e infila Milinkovic-Savic in diagonale in uscita. Ancora cambi per Sarri al 35′ con Hysaj e Isaksen che prendono rispettivamente il posto di Lazzari e Zaccagni. Nel Torino Juric inserisce Pellegri al posto di Lazaro. Viene ammonito Ricci per un fallo su Luis Alberto, quindi al 42′ gran discesa in velocità sulla destra di Isaksen che crossa per Castellanos, l’argentino manca per un soffio lo spettacolare gol in rovesciata. Check del VAR per un brutto pestone di Radonjic su Guendouzi ma l’intervento non viene giudicato da rosso diretto. VAR in azione anche al 93′, fischiato un calcio di rigore per fallo di mano di Hysaj su cross di Radonjic, ma l’on field review evidenzia come l’esterno abbia prima toccato col fianco e poi con la parte del braccio lungo il corpo. Rigore revocato e Lazio che dà un calcio alla crisi chiudendo sul 2-0.
IL TABELLINO
SERIE A
LAZIO-TORINO 2-0
Marcatori: 56` Vecino, 75` Zaccagni
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (79` Hysaj), Casale, Romagnoli, Marusic; Vecino (8` Guendouzi), Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (74` Castellanos), Zaccagni (79` Isaksen). A disp.: Sepe, Mandas, Patric, Pellegrini, Gila, Cataldi, Kamada, Pedro. All.: Maurizio Sarri
TORINO (3-4-1-2): Milinkovic; Schuurs, Buongiorno (27` Sazonov), Rodriguez; Bellanova (79` Soppy), Tameze (59` Ilic), Ricci, Lazaro (79` Pellegri); Vlasic; Sanabria, Zapata (59` Radonjic). A disp.: Gemelo, Brezzo, Karamoh, Seck, Vojvoda, Gineitis, Linetty, N`guessan. All.: Ivan Juric
Arbitro: Michael Fabbri (sez. di Ravenna)
Assistenti: Di Gioia – D`Ascanio
IV Ufficiale: Prontera. V.A.R.: Chiffi. A.V.A.R.: Di Vuolo
NOTE. Ammoniti: 33` Bellanova (T), 45` Tameze (T), Immobile (L), 73` Schurss (T), 82` Ricci (T). Recupero: 3` pt, 6` st.