Luis Alberto, nonostante la sconfitta all’Allianz Stadium contro la Juventus, si è scoperto ormai leader di una Lazio che fatica a trovare il meglio dalla vecchia guardia in questo avvio di stagione. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport,dopo l’incantevole esibizione di Napoli, Luis Alberto ha regalato un’altra gemma, scatenando il terrore nella Juventus quando meno se lo aspettava.




Al “Maradona” aveva stupito tutti con un colpo di tacco, allo Stadium ha regalato un’altra immagine poetica della sua classe con un tiro parabolico magistrale. Il suo avanzare da solo, la sua precisione. Il “Mago” sta mettendo in mostra tutto il suo potenziale magico, e lo sta facendo in ogni partita. La sua crescita lo ha trasformato in un trascinatore, un leader carismatico e persino un tiratore implacabile. È diventato un protagonista indiscusso.

Con il gol segnato ieri, ha raggiunto il traguardo di essere stato coinvolto in 100 reti in Serie A (44 gol e 56 assist), ed è a un solo passo da Milinkovic (che aveva chiuso con 101 contributi prima di lasciare), se consideriamo i centrocampisti che si sono distinti in questa doppia specialità dal 2016 a oggi. Luis Alberto non aveva mai mostrato una continuità del genere, soprattutto in termini di pericolosità in zona gol. E ciò che lo rende davvero eccezionale è il suo incessante movimento. Anche a Torino, non si è fermato un istante, creando le occasioni più pericolose e contribuendo da una zona all’altra del campo. Nonostante i cambi effettuati da Sarri a centrocampo, lui è rimasto invariato. Luis ha assunto il ruolo di capitano dopo l’uscita di Immobile, ha indossato la fascia al braccio e ha continuato a lottare con determinazione.






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