di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)
E’ incubo a bassa quota. Con 0 punti in 2 partite tra Lecce e Genoa e due trasferte letali all’orizzonte, c’è il rischio di vivere il peggior avvio di campionato dell’era moderna quando si è fatto un mercato che pure potrebbe far pensare a nuove ambizioni. Lo si è fatto troppo tardi? Sì se l’obiettivo era essere pronti già a Lecce, ma l’amarezza è che a non essere pronti non sono stati certo i nuovi, bensì una vecchia guardia che sembra avere zavorre ai polpacci: mesi di lavoro che rischiano di andare in fumo. Si poteva sicuramente raccogliere di più con episodi a favore, ma l’impressione è che la confusione regni sovrana.
FORMAZIONI – Per Sarri un solo cambio rispetto al ko di Lecce, torna Casale al centro della difesa con Patric in panchina. A centrocampo confermato Kamada, tridente con Immobile, Felipe Anderson e Zaccagni con Isaksen inizialmente in panchina. Nel Genoa esordio dal 1′ per Malinovskyi, Retegui guida l’attacco di Gilardino.
AVVIO DA INCUBO, MARINELLI PURE – Subito due grandi chance per il Genoa per passare in vantaggio nei minuti finali: al 3′ Retegui, dimenticato a centro area dalla difesa biancazzurra, stacca in solitudine di testa ma gira tra le braccia di Provedel. Al 12′ Gudmundsson scarica per Vasquez il cui cross diventa una traiettoria che scavalca il portiere laziale e va a stamparsi sull’incrocio dei pali. Al 16′ i Grifoni passano meritatamente in vantaggio: Gudmundsson sfonda ancora sulla sinistra, cross respinto da Casale sui piedi di Frendrup che calcia di potenza, Provedel respinge sui piedi di Retegui che da due passi, in posizione regolare, sigla lo 0-1. La Lazio accusa il colpo dopo lo svantaggio: al 22′ Martinez esce bene su un taglio di Luis Alberto che aveva cercato Felipe Anderson, quindi alla mezz’ora Immobile reclama un calcio di rigore per un intervento di Dragusin che effettivamente allarga il gomito colpendo il capitano laziale nel contrasto, ma Marinelli lascia correre. Ammoniti Cataldi e Frendrup per falli tattici, nel mezzo al 39′ bello scambio tra Retegui e Malinovsyi, con la conclusione dell’ucraino murata dalla difesa biancazzurra. Al 43′ ancora possibile pestone in area su Zaccagni in una mischia ma Marinelli non viene richiamato al VAR, ancora più vibranti le proteste biancazzurre. 6′ di recupero e al 48′ Kamada sfiora il pari avventandosi su un cross basso e testo di Lazzari, ma l’anticipo di Bani è provvidenziale per il Genoa per chiudere il primo tempo in vantaggio.
NON BASTA LA TRAVERSA – La Lazio riparte a testa bassa a caccia del pareggio: prima conclusione in area di Zaccagni deviata in angolo, quindi al 6′ Luis Alberto cerca la pennellata ma Martinez è abile a togliere il pallone da sotto la traversa. La Lazio aumenta la pressione ma, pur guadagnando diversi corner, non trova lo spazio per andare alla conclusione. Al 17′ ammonito Malinovskyi per un fallo su Marusic, sugli sviluppi della punizione Lazio ancora pericolosa con conclusione di Zaccagni deviata in angolo da Bani. Affonda di nuovo anche il Genoa, Provedel si salva d’un soffio su un cross teso di Malinovskyi, quindi su una corta respinta di Dragusin su cross di Zaccagni Immobile manca il pari col pallone che si stampa sulla traversa. Al 21′ triplo cambio per Sarri, Isaksen, Vecino e Luca Pellegrini prendono rispettivamente il posto di Felipe Anderson, Kamada e Marusic. Triplo cambio anche nel Genoa, Frendrup, Malinovskyi e Retegui lasciano rispettivamente spazio a Thorsby, Hefti e Ekuban. C’è anche Castellanos nella Lazio in campo al posto di Cataldi ma, a parte una velleitaria conclusione di Vecino al 36′, la Lazio produce davvero poco nel finale di partita, col recupero che si prolunga a 7′ per varie interruzioni dopo i 5′ inizialmente assegnati da Marinelli. Sterilità offensiva e poche idee, vincono i Grifoni che hanno così riscattato la sconfitta con la Fiorentina, per la Lazio è notte fonda con 0 punti in classifica e le trasferte consecutive contro Napoli e Juventus all’orizzonte.
IL TABELLINO
SERIE A
LAZIO-GENOA 0-1
Marcatore: 16` Retegui
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic (66` Pellegrini); Kamada (66` Vecino), Cataldi (79` Castellanos), Luis Alberto; Felipe Anderson (66` Isaksen), Immobile, Zaccagni. A disp.: Sepe, Adamonis, Furlanetto, Patric, Hysaj, Gila, Rovella, Basic, Sanà Fernandes. All.: Maurizio Sarri
GENOA (4-3-2-1): Martinez; Sabelli (85` Aaron), Bani, Dragusin, Vasquez; Frendrup, Badelj, Strootmann (69` Thorsby) , Malinovski (69` Hefti), Gudmundsson (90`+4` Jagiello); Retegui (69` Ekuban). A disp.: Leali, Sommariva, De Winter, Aramu, Biraschi, Puscas, Fini. All.: Alberto Gilardino
Arbitro: Livio Marinelli (sez. di Tivoli)
Assistenti:Rossi M. – Affatato
IV Ufficiale: Cosso
V.A.R.: Mazzoleni –
A.V.A.R.: Meraviglia
NOTE. Ammoniti: 38` Cataldi (L), 39` Frendrup (G), 61` Malinovski (G), 90`+2` Pellegrini (L), 90`+2` Zaccagni (L), 90`+4` Immobile (L). Recupero: 6` pt, 5` st.