Mattia Zaccagni, l’ala offensiva della Lazio, ha recentemente concesso un’ampia intervista attraverso i canali ufficiali del club. Ha condiviso le sue riflessioni sulla stagione passata, esprimendo gratitudine per i successi ottenuti sia in campo che fuori.
Ricordando il gol nel derby, ha condiviso: “Quel gol è un ricordo vividissimo per me. Ogni tanto lo vedo sui social, e i tifosi quando mi incontrano mi ringraziano ancora per quel momento. Queste emozioni sono profonde e continuo a riviverle ogni giorno. Riguardo alla partita perfetta, un anno fa ho detto Verona-Cittadella, ma ora la situazione è diversa. In questa stagione ci sono state molte partite speciali, ma il derby è un’esperienza che mi accompagnerà per tutta la vita“.
Sul suo rapporto con Sarri: “Il mister lavora molto sull’aspetto tattico e sulla precisione nel concludere le azioni. L’abilità di portare a termine le giocate è un aspetto su cui lavoriamo molto durante la settimana e fin da quando sono arrivato qui. Sono grato di far parte di questo gruppo e di aver progredito sotto la sua guida. Rispetto al mio arrivo, posso dire di essere diventato un giocatore più sicuro di sé, con maggiore fiducia nelle mie capacità. È un processo naturale di crescita e di miglioramento, che accompagna il progresso dell’intera squadra. È un percorso che dovrebbe essere parte integrante dell’evoluzione di ogni giocatore“.
Zaccagni ha anche parlato del suo ruolo tattico: “A Verona giocavo come esterno sinistro. Avevo una conoscenza abbastanza solida di quel ruolo. Il mister qui è più orientato verso schemi tattici rispetto a Juric, il mio allenatore a Verona. I due stili di gioco sono completamente diversi. Ho fatto un’adeguata transizione e mi sento bene nell’attuale contesto“.
Sui falli subiti in campo: “Essere oggetto di falli a volte può essere doloroso, ma rappresenta anche un modo per interrompere il gioco e dare respiro alla squadra. I falli possono avere un valore strategico. Sono abbastanza veloce nei primi movimenti, e spesso i difensori, per fermarmi, commettono un fallo“.
Infine, ha condiviso i suoi pensieri sulla Champions League: “La partecipazione alla Champions è sempre stata un sogno e un obiettivo personale. Sono orgoglioso di aver raggiunto questa competizione con la Lazio. Ci sono molti stadi emozionanti in cui mi piacerebbe giocare, e naturalmente Madrid sarebbe una delle mie preferenze. Parlando dei calciatori più talentuosi nel mio stesso ruolo, in Italia vedo giocatori come Leao e Kvara. A livello europeo, ammiro molto Neymar, ma ci sono molti altri calciatori di alto livello. Nominarne solo tre è difficile, ce ne sono molti altri che meritano menzione“.