Con il ritorno della Lazio in Champions League, ripercorriamo durante l’estate tutte le sfide del club biancazzurro nella massima competizione europea, ricostruendo storie, volti, protagonisti, vittorie e cadute dal 1999 ad oggi.




Con il primo posto nel girone già in mano dell’Arsenal e con la qualificazione già in tasca, Eriksson mette in atto un massiccio turn over, che permetterà anche nel secondo tempo di trovare spazio ai giovani Ruggiu, Luciani e Berrettoni. La Lazio fa comunque sua la partita grazie a un acuto di Fabrizio Ravanelli, confermando la netta superiorità sullo Sparta Praga che si era già vista nel girone d’andata: biancazzurri secondi nel girone ma comunque nella seconda fase di Champions League, tra le prime 16 della competizione.

IL PROTAGONISTAFabrizio Ravanelli si conferma una carta importante a disposizione di Eriksson in caso di necessità: “Ci tenevamo a chiudere in bellezza il girone, contro l’Arsenal siamo stati puniti da diversi episodi a sfavore ma la Champions è questa, la conosciamo bene e anche il minimo errore si paga. Anche oggi abbiamo dimostrato di avere una rosa in grado di affrontare la stagione in profondità, personalmente il gol è sempre una soddisfazione ma il mister sa di poter sempre contare su di me, dall’inizio o a partita in corso“.

IL TABELLINO

CHAMPIONS LEAGUE, 7 NOVEMBRE 2000

SPARTA PRAGA-LAZIO 0-1

Marcatore: 43’pt Ravanelli.

SPARTA PRAGA: Blazek, Hasek (40’st Mynar), Grygera, J. Novotny, Bolf, Labant, Papousek, Svoboda (15’st Prohaszka), Jarosik, Rosicky, Siegl (36’st Kincl). Panchina: Postulka, Hornak, P.Novotny, Kolousek. Allenatore: Hasek.

LAZIO: Marchegiani, Gottardi, F. Couto, Colonnese, Pesaresi, Lombardo, Stankovic, Baronio, Ravanelli, S. Inzaghi (39’st Ruggiu), Salas (1’st Berrettoni; 44’st Luciani). Panchina: Orlandoni, Domizzi, Varriale, Favalli. Allenatore: Eriksson.

Arbitro: Dauden Ibanez (Spagna)






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