di Giorgio BICOCCHI

Ci siamo squagliati a poco più di un quarto d’ora dalla fine quando un po’ tutti pensavamo di tornare a Roma almeno con un punto al platino. Invece quando piove, in casa-Lazio, grandina… Perdiamo la gara, lo scontro-diretto con Inter ora e’ in parità, e pure due giocatori (Cataldi, infortunato, e Romagnoli, squalificato per il Sassuolo). Insomma, niente “miracolo a Milano”: a sei giornate dall’epilogo tutto torna in discussione. Nel più classico stile-Lazio…




Primo tempo

– Ma la sveglia e’ suonata in ritardo? Già perché sembriamo imbambolati, senza ritmo, apatici;

– L’Inter capisce i nostri impacci e inizia a spingere: Provedel salva su Brozovic;

– Zaccagni inizia la sua personale lotta con D’Ambrosio: in questa frazione finiranno entrambi ammoniti;

– Inter più in palla. Sergey, dove sei?

– Per fortuna una spalla di Correa e’ oltre la nostra linea difensiva: annullato per fuorigioco un gol di Mikhiraryan;

– Come e’ strano il pallone. Acerbi, in versione-Ibanez, ci regala la palla del vantaggio, e Felipe segna l’ennesimo gol in carriera all’Inter;

– La gara cambia, inevitabilmente. Perché il gol ci galvanizza e l’Inter spinge ancora di più;

– Prima Mikhiraryan e poi Barella: diciamolo, Inter meriterebbe il pari;

– Ma la Lazio si è scrollata di dosso i timori iniziali. E Onana sventa un tiro infido di Ciro che sarebbe valso lo 0 a 2;

– Finisce la frazione. Ora che tattica adoperare? Conteniamo e ripartiamo. E magari inseriamo Vecino al posto di Cataldi, apparso in difficoltà nel cuore del campo;

Secondo tempo

– Cataldi elimina subito il dubbio, infortunandosi. Entra Vecino che Sara decisivo. Ma per l’Inter;

– I centrocampisti soffrono. E da lì nasce il problema. Perché l’Inter in mezzo al campo fa la voce grossa;

– Barella sfiora il pari con delizioso tocco d’esterno. Noi replichiamo ma senza tigna;

– Inzaghi stravolge l’Inter. E qui i cambi incideranno perché a segnare per i nerazzurri saranno proprio i subentrati…

– Quando pensavamo di poter conquistare almeno un punto andiamo in tilt. Prima pareggia Lautaro, poi Marusic si addormenta sull’incursione vincente di Gosens;

– Ci buttiamo avanti ma confusamente. E Vecino completa il patatrac offrendo a Lautaro il più facile dei gol;

– Ci proverà Pedro, fino alla fine. Ma l’abulia dei centrocampisti sarà la più grande zavorra di questa gara;

– Alla pari lo scontro-diretto con l’Inter, torniamo a Roma con quattro punti di vantaggio sul trio Roma-Inter-Milan. Alla vigilia della gara col Sassuolo e del ritorno sabato prossimo al Meazza, stavolta con il Milan, non è proprio il massimo…






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