di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)
È una notte da Champions, per quello che vale per la classifica e per la qualità di un gioco che ha messo al tappeto, primo o poi, tutte le grandi del campionato. La Lazio si prende lo scalpo che gli mancava, quello juventino, con i suoi personaggi da film: il Sergente uscito da un film di John Ford, che ritocca il suo record appena festeggiato dei 65 gol “stranieri” nella Lazio impallinando Szczesny quando Alex Sandro va per le terre. E poi c’è Cristiano Zaccaldo, il vero fenomeno e tutta l’Italia, già gonfia di livore per i gol di Immobile, si ostina di non vedere per non ricominciare da capo. La Nazionale? Non pervenuta, Lazio Patria Nostra sempre e comunque: e la Pasqua al secondo posto va santificata con tutta la soddisfazione possibile.
FORMAZIONI UFFICIALI – Torna Ciro Immobile dal 1′, il capitano biancazzurro non scendeva in campo dall’inizio dalla trasferta di Napoli del 3 marzo scorso. Nessuna sorpresa in difesa, dove riprende il suo posto Marusic, né a centrocampo dove Cataldi è affiancato da Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Nella Juventus difesa a 3 con Gatti, Bremer e Alex Sandro, in attacco El Fideo Di Maria e Vlahovic con Chiesa e Milik inizialmente in panchina.
MILINKOVIC-RABIOT IN 5′ – Si parte al 5′ bordata dalla distanza di Luis Alberto, potente ma che Szczesny neutralizza con sicurezza. Al 7′ primo affondo della Juventus, Bremer in profondità per Rabiot che crossa per la testa di Vlahovic, pallone fuori bersaglio. Al 10′ fallo di mano di Cuadrado: punizione di Luis Alberto e Milinkovic-Savic svetta bene in area, col pallone che sul colpo di testa del serbo di alza di poco sopra la traversa. Al 12′ su corner dello spagnolo Milinkovic può staccare in area da posizione ancor più pericolosa, ma anche stavolta la mira è imprecisa. I ritmi sono altissimi: Milinkovic penetra in area ma viene chiuso al momento del tiro, quindi sugli sviluppi di un corner per i biancazzurri c’è un contropiede fulminante della Juventus, con Rabiot chiuso in area tra Milinkovic e Hysaj: timide proteste del francese ma per arbitro e VAR non c’è nulla. Al 29′ grande chance per la Lazio con Felipe Anderson che serve Immobile, gran botta al volo da posizione defilata sulla destra ma la risposta di Szczesny è super. Al 32′ su punizione Luis Alberto chiama lo schema con Immobile ma la botta da fuori del capitano laziale finisce abbondantemente a lato. Quindi botta e risposta: al 38′ Alex Sandro va a vuoto e Milinkovic-Savic da due passi porta in vantaggio la Lazio. Gol convalidato anche se il brasiliano protestava per una spinta che non è emersa però dal replay. Al 43′ però è già pareggio Juve: su cross da calcio d’angolo imperioso stacco di testa di Bremer e miracolo di Provedel, che si oppone al primo tap-in di Rabiot ma non può nulla sul secondo. Ammonito Alex Sandro per aver fermato una ripartenza di Cataldi, quindi Locatelli per un pestone a Milinkovic, rischia grosso il centrocampista bianconero per un intervento che poteva costare anche il rosso.
CR ZETTE – La Juventus prova a partire ad alti ritmi nella ripresa, al 5′ c’è però un’ammonizione anche per Cuadrado per un duro intervento su Zaccagni che su quella fascia sembra davvero Ronaldo e, proprio lui, all’8′ riporta in vantaggio la Lazio: Felipe Anderson affonda e mette nel mezzo con Luis Alberto che con uno splendido colpo di tacco manda al tiro Zaccagni che piazza sul secondo palo il gol del 2-1. Zaccagni troverebbe subito dopo anche il tris su assist di Milinkovic-Savic ma da posizione di fuorigioco, rete subito annullata. Chance juventina al 17′ con Vlahovic che stacca di testa su cross di Alex Sandro col pallone che si alza di poco sopra la traversa, quindi tripla sostituzione bianconera con Paredes, Chiesa e Milik e che prendono il posto di Locatelli, Kostic e Vlahovic. Cambia anche la Lazio con Pedro che rileva Immobile. Al 23′ Cuadrado, già ammonito, rischia grosso stendendo Milinkovic appena fuori il vertice sinistro dell’area juventina. Luis Alberto non trova l’incrocio sulla conseguente punizione, quindi Sarri sostituisce Cataldi con Vecino. Nella Juventus fuori Cuadrado e dentro Danilo. Al 27′ Marusic si immola su una girata di Rabiot in area biancazzurra salvando in angolo. Al 39′ grande discesa di Chiesa sulla sinistra e girata di Fagioli in area che si perde di poco alta. Subito dopo terza sostituzione nella Lazio con Basic che prende il posto di Zaccagni, al 41′ ammonizione per Milinkovic per aver fermato Chiesa sempre attivo lungo la fascia sinistra. Nella Juventus dentro Miretti al posto di Fagioli ma nel recupero, prolungato a quasi 7′ per un infortunio a Casale, non accade nulla e può esplodere la festa dell’Olimpico biancazzurro.
IL TABELLINO
SERIE A
LAZIO-JUVENTUS 2-1
Marcatori: 38′ Milinkovic (L), 42′ Rabiot (J), 54′ Zaccagni (L)
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Cataldi (69′ Vecino), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (64′ Pedro), Zaccagni (84′ Basic). A disp.: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Patric, Marcos Antonio, Cancellieri, Romero, Radu, Lazzari, Gila, Fares. All.: Maurizio Sarri
JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado (69′ Danilo), Fagioli (86′ Miretti), Locatelli (63′ Parades), Rabiot, Kostic (63′ Chiesa); Di Maria, Vlahovic (63′ Milik). A disp.: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Rugani, Soulè. All.: Marco Landucci
Arbitro: Marco Di Bello (sez. di Brindisi)
Assistenti: Cecconi-Bercigli
IV ufficiale: Giua. V.A.R.: Irrati. A.V.A.R.: Zufferli
Note: Ammoniti: 45′ Alex Sandro (J), 45’+3′ Locatelli (J), 51′ Cuadrado (J), 78′ Provedel (L), 86′ Milinkovic (L), 90’+5′ Miretti (J). Recupero: 3′ pt, 5′ st.