Maurizio Sarri, premiato a Castiglion Fiorentino al Gran Galà dello Sport, ha parlato dalla sala stampa, affrontando anche il discorso relativo al suo futuro: “Ci manca un pizzico di continuità ancora, abbiamo lasciato punti per strada in modo superficiale, non abbiamo fatto bene in Europa per scelta inconscia di tutto l’ambiente. Il percorso è ancora lungo. Il futuro? Non penso a lungo termine, ho un ginocchio malconcio (ride ndr). Alla Lazio sto bene, questo lo sanno tutti, con il presidente ho un bel rapporto e il contratto l’abbiamo prolungato 11 mesi fa, quindi non penso ci si debba tornare sopra“.
“Lascialo fare Mourinho. È un animale da spettacolo, ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, è una persona di una simpatia straordinaria. Poi lui sa fare il suo lavoro, a tirarti dentro in certe storie è il numero uno, ma io non ci voglio entrare. Mi estraneo molto dalle polemiche. Non mi interessa quello che dicono gli avversari all’esterno, le motivazioni vanno trovate all’interno. La nostra squadra ieri era più focalizzata sull’obiettivo, questa era la sensazione. Abbiamo preso in mano la gara e giocare in superiorità numerica è stato un vantaggio“.
“Il secondo posto lascia il tempo che trova. Nelle ultime cinque abbiamo recuperato 6/7 punti sulle squadre che avevamo davanti. Ne mancano tante alla fine e può succedere di tutto. Se la mia squadra fosse in grado di fare il finale di campionato come Saronni fede l’ultimo chilometro al Mondiale saremmo a posto. Il ciclismo è la mia passione feroce“.
“Oggi i ragazzi fanno tre ore di scuola calcio a settimana, noi facevamo cinque ore al giorno di oratorio e strada. In questo momento Zaccagni e Casale fanno comodo a me, se Mancini pensa che non gli possano fare comodo sono contento così“.