di Giorgio BICOCCHI
L’AZ67 incarnerà il prototipo della scuola olandese, ovvero fuorigioco alto, pressing a tutto campo, ali che corrono quasi sul gesso e poi convergono, applicazione e sudore? E’ questo l’interrogativo che ci accompagnerà all’Olimpico: vedremo, insomma, un Feyenoord 2, ossia lo stesso atteggiamento adottato dalla squadra di Rotterdam nella sfida di andata del girone di Europa League (in cui incassò 4 reti in un’ora di gioco) o una squadra più solida, che baderà ad attenderci nella propria tre-quarti, senza rischiare nulla?
Più che dall’AZ67 – formazione che comunque veleggia nel Campionato olandese quasi a braccetto con le più blasonate Ajax, Feyenoord e PSV – dovremo però verificare che modello di Lazio proporrà la serata di Conference. Insomma, visto che l’Europa ci ha regalato spesso fregature solenni, meglio andarci cauti…
Se davvero gli olandesi adottassero il fuorigioco alto, venendoci a pressare nella nostra metà campo, certo la Lazio sarebbe favorita, maestra negli smarcamenti degli esterni e nei fraseggi rapidi e verticali. E, così discorrendo, chiaro che Sarri si affiderà a Lazzari (Marusic sarà l’altro laterale essendo poi squalificato nella gara di sabato prossimo al Dall’Ara), Luis Alberto, Felipe e Zaccagni per far saltare il banco e festeggiare magari una piccola dote in vista dell’infuocato ritorno collocato a meno di 72 ore da un derby presumibilmente decisivo per le velleità-Champions.
Insomma, soppesando gli sforzi fisici patiti venerdì sera, un calendario che non strizza l’occhio e un avversario che correrà a perdifiato (questo almeno è sicuro, al netto della tattica di gioco che adotterà) la Lazio dovrà disputare una partita concentrata e, soprattutto, pratica.
In tale contesto sarà determinante il rendimento della difesa (che però non sarà la stessa del Campionato perché Provedel e Marusic, ad esempio, non ci saranno…). Ecco, se la nostra retroguardia non patirà amnesie, la sensazione è che lì davanti potremo fare la voce grossa. Senza pensare a priori, però, che sarà una gara priva di patemi. Perché in Europa – ormai lo abbiamo capito sulla nostra pelle – nessuno è fesso…