di Giorgio BICOCCHI 

Attaccare dalle ali: ecco il piano migliore per sfondare il muro granata. Muro poi forse è un parolone perché la Salernitana (che ha segnato lo stesso numero di gol della Roma, tanto per fare un esempio) le sue partite se le e’ sempre giocate avendo giocatori offensivi mica scarsi come Candreva, Dia e Piatek.




Ma e’ chiaro che dovremo sfruttare le nostre risorse migliori per spaventare Sepe, ovvero farci largo sulle corsie esterne. Fondamentale, allora – in questa tipologia di gara – l’apporto di Lazzari e Zaccagni. Ecco, se dovessimo farci largo dalle fasce, avremmo buone possibilità di creare pericoli perché i centrali della Salernitana non sembrano irresistibili.

Dovremmo gettare un occhio – oltre che ai tre d’attacco già citati – anche all’arrembante terzino Mazzocchi, il laterale più forte del Campionato dopo Di Lorenzo, Hernandez e il nostro Lazzari, temendo pure le percussioni di Maggiore.

E’ una squadra tecnica, la Salernitana, prima delle formazioni del secondo gruppo della classifica. Si salverà facilmente, venendo all’Olimpico senza la cornice del suo appassionato pubblico ma certo per provare a conquistare punti.

Servirà una Lazio tenace sin dai primi minuti, magari già in vantaggio nel primo segmento di gara. Sarebbe il canovaccio migliore da augurarsi, forse, perché poi potremmo esaltarci di rimessa con i nostri centisti.






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