di Giorgio BICOCCHI
La Lazio, con tigna ma pure gioco, vince e (ancora) convince. In Danimarca, stavolta, non ci ricorderanno come quelli che #neavevanopresicinque. Prova di carattere di tutti. Bello esserci stati schivando il diabolico traffico romano del tardo pomeriggio!
Primo tempo
– Gila, dopo i due gravi errori della gara di andata, deve aver avuto una “tata” danese. Rivede infatti le streghe e propizia lo 0 a 1 iniziale. Mica vedremo la stessa gara di andata?;
– Non lo e’ perché la Lazio inizia a ruminare gioco;
– Cancellieri pesce fuor d’acqua da centravanti. Andrà meglio da esterno;
– Ci provano le nostre mezz’ali, Basic e Sergej;
– I tifosi danesi in Monte Mario bevono birra e ridacchiano. A loro forse va già bene aver visitato Roma…;
– Milinkovic impatta con un colpo da biliardo;
– Chi ferma Zaccagni? Il suo scatto e la sua progressione immediata sono ormai un marchio di fabbrica;
– Marcos gioca parecchi palloni. E ci piace…;
– Ovviamente nostro (Romagnoli) il primo ammonito della gara. Ma l’Uefa dove li pesca questi arbitri?;
– Finisce la frazione. E la sensazione è che nel secondo tempo la Lazio passerà …;
Secondo tempo
– E invece mica tanto… I danesi timbrano una traversa e falliscono il tap-in;
– Manca Lazzari e si sente, eccome…;
– Zaccagni prende la traversa con un tiro velenoso. E poi ci riprova dai 20 metri. Mattia e’ una molla!;
– E passiamo, finalmente. Da sinistra a destra, Zaccagni propizia e Pedrito insacca con una rasoiata delle sue;
– Non ci ritiriamo in trincea ma cerchiamo il tris;
– Altra eccellente gara di Felipe in versione centravanti di manovra;
– Con Cataldi metronomo la squadra gira meglio;
– Che bravo Marusic! Ringhia o anticipa, dalle sue parti non si passa;
– Il Sergente si piazza in mezzo al campo come un proprietario terriero nelle sue “fazende”;
– Pedro si vede annullare per centimetri il gol del 3 a 1;
– Entra Romero e la Tevere elegge il suo nuovo, piccolo re. Perché Luka e’ trascinante con il suo impetuoso modo di giocare;
– L’arbitro alla fine ce ne ammonirà ben 4: incredibile ma vero!
– L’Olimpico sfolla sulle note della canzone di Raffaella. E’ sempre “Pedro pe”. Grazie a chi lo ha sfrattato da Trigoria…