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L’avv. Gian Luca Mignogna è intervenuto ai microfoni di Elle Radio nella trasmissione condotta da Ezio Luzzi, “Tutto il Mio Calcio e non solo…” per parlare del sit-in degli striscioni del prossimo 4 novembre, tappa fondamentale in via Allegri per la rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto 1915 ex aequo a Lazio e Genoa:
“L’appuntamento è per il 4 novembre alle ore 15 sotto la sede della FIGC in via Allegri con un duplice obiettivo: intanto commemorare i caduti laziali della Grande Guerra che furono innumerevoli e naturalmente per sollecitare l’assegnazione ex aequo a Lazio e Genoa dello Scudetto 1915. Naturalmente sarà un sit-in pacifico e festoso che io ho chiamato il sit-in degli striscioni perché saranno loro a parlare. La data del 4 novembre è importante per la Repubblica Italiana ma anche per la Lazio che assieme all’Inter è stata la società calcistica italiana con più caduti nella Grande Guerra. Il sit-in è stato autorizzato dalla Questura di Roma, entro venerdì comunicheremo il contenuto degli striscioni che saranno esposti, molto belli e per nulla offensivi che inneggeranno alla Lazio del 1915 e onoreranno anche i caduti biancazzurri nella Grande Guerra.”
“Gli ostacoli nella nostra battaglia li abbiamo trovati ovunque, al momento il procedimento è pendente in FIGC dove non abbiamo avuto più riscontri nonostante delle Commissioni di Saggi si siano già occupate della vicenda, peraltro la prima Commissione ha riconosciuto questo clamoroso vulnus e ha riconosciuto che l’unico modo per sanarlo è quello di applicare la Carta Olimpica: quando non è possibile stabilire la vincitrice tra due contendenti si applica l’ex aequo, il criterio del pari merito. E’ esattamente il caso del 1915, la Lazio fu campione del Centro-Sud e l’abbiamo provato, il Genoa fu campione del Nord, la Guerra interruppe il campionato e ci sembra doveroso che la FIGC sistemi questa situazione, uno Scudetto che non è stato mai assegnato. Si tramanda da tanto tempo di un’assegnazione al Genoa che, tramite la scoperta di documenti ufficiali, abbiamo stabilito come non ci sia mai stata: non si tratta dunque di una delibera irreperibile, bensì inesistente. Questo comporta l’esistenza di un albo d’oro falsato, con quel che consegue anche nel riparto dei diritti tv che per un terzo viene assegnato in base ai risultati storici. Il calcio italiano non può andare avanti così, con un albo d’oro falsato e mi stupisce come di fronte alle prove prodotte molti media italiani continuino a fare finta di nulla, un vero e proprio lato oscuro del mondo del calcio.”
Forza Avvocato!
Cercherò di essere presente venerdì.
Grazie per tutto quello che sta facendo