di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre dell’impegno in Europa League in Austria della Lazio sul campo dello Sturm Graz, risoltosi con un pareggio senza reti:




Provedel 6 Un paio di interventi importanti ma anche di errori non da lui o comunque non usuali nel suo ottimo inizio di stagione.

Hysaj 6 Già a Cremona aveva lanciato segnali incoraggianti, anche stavolta gioca una partita di sostanza, anche se nel secondo tempo rischia il pasticcio che troppo spesso lo contraddistingue).

Mario Gila 6 Qualche sbavatura ma comunque una prova senza troppi errori, conferma l’impressione di Sarri che lo ha segnalato in crescita. (dal 75′ Patric 5.5 Entra con la squadra sbilanciata e sembra un po’ fuori ritmo).

Romagnoli 6 Costretto agli straordinari, sempre giocare un po’ al risparmio ma i pericoli raramente vengono dalla sua parte.

Marusic 6 Segnalato qualche fastidio fisico per lui, è attento a non strafare coprendo soprattutto sui raddoppi austriaci sulla sua fascia. (dal 46′ Lazzari 6.5 La sua qualità negli affondi è quella consueta, va giustamente gestito dopo l’infortunio).

Milinkovic-Savic 5 Tipica partita in cui gioca più di fioretto che di sciabola, perde un paio di palloni che tradiscono qualche difetto anche di concentrazione. Notte opaca. (dal 63′ Vecino 6 Ordinato come al solito ma emerge poco nella mezz’ora finale richiesta).

Cataldi 5.5 Ammonito nel primo tempo, dispensa un paio di legnate quando vede i suoi compagni troppo morbidi nella gestione del centrocampo, ma commette troppi errori di misura e soprattutto soffre il ritmo degli austriaci, apparendo lento.

Luis Alberto 5.5 Non chiude una bella azione con Immobile, cerca di verticalizzare ma gli austriaci sembrano avere un altro ritmo rispetto al suo, troppo compassato sul pressing dello Sturm.

Felipe Anderson 5 Prova ad essere collaborativo come sempre sul piano tattico ma perde molti palloni e suggerisce di fatto a Sarri la sostituzione. Un po’ di stanchezza per lui, sempre impiegato. (dal 46′ Zaccagni 6.5 Entra con buona vivacità, la sua presenza è sempre più indispensabile per gli equilibri della squadra).

Immobile 6 Su di lui si può sempre contare, a inizio match pecca forse d’altruismo su un pallone servito a Luis Alberto che poteva essere scagliato in rete. Rientra molto pur facendo confusione su qualche pallone, beffato per un millimetro sul gol annullato che gli avrebbe dato l’agognato record di marcature europee con la Lazio.

Pedro 5 Non è ancora al 100%, Sarri l’aveva anticipato e soprattutto nel primo tempo perde qualche pallone di troppo, non riuscendo ad aiutare la squadra a ripartire. Non ha ancora sulle gambe la titolarità. (dal 72′ Cancellieri 5.5 Entra con voglia che lo tradisce, con diverse imprecisioni e scelte sbagliate nei palloni che tocca.

L’all. Maurizio Sarri 5.5 Ce lo immaginiamo davanti allo specchio prima di queste partite che dice: “Europa, tu non piaci a me e io non piaccio a te, ma facciamola questa cosa.” E ci prova schierando quasi tutti i migliori, ma la Lazio d’Europa ha un ritmo inferiore rispetto a quella brillante di campionato: si è rischiato di perdere ancora, si poteva sicuramente vincere nel finale, ma l’impressione è che l’Europa League della Lazio si sia per il momento fermata alla prima ora di Lazio-Feyenoord.






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