di Giorgio BICOCCHI
Come ampiamente previsto gli austriaci contro le squadre italiane danno sempre il fritto. E così Graz partorisce il classico “puntarello” che ingarbuglia ancora di più il girone. Cosa c’è di buono in questo 0 a 0? Poco, forse il fatto di non aver subito reti per la terza gara di fila.
Primo tempo
– Prima un pestone in ritardo di Hysaj, poi una uscita a vuoto di Provedel: ma mica replicheremo la trasferta in Danimarca?;
– Lo Sturm ci bracca a tutto campo. Non sarà facile;
– Ciro troppo altruista: ma perché ?;
– Senza Zaccagni e Lazzari facciamo fatica a fare breccia e a fare gioco;
– Mago fuori fase. Come pure Felipe e Milinkovic;
– Sbagliamo tante uscite, perché pressati, e così Provedel e’ sempre in agitazione ;
– Ma lo Sturm sarà assistito da questo ritmo folle fino al novantesimo?
Secondo tempo
– Sarri sembra quasi aver ascoltato molti Laziali perché spedisce subito in campo Lazzari e Zaccagni;
– Latita il Mago. E senza luce si fa fatica;
– E infatti il primo quarto d’ora della ripresa si passa in trincea o quasi;
– Cenni di piccolo risveglio offensivo con Zaccagni e Immobile;
– Milinkovic spedito in panchina: mai entrato in partita, il Sergente;
– Esce Pedro ed entra Cancellieri. Che, per il caos organizzato che produce palla al piede, sarebbe piaciuto a Fascetti;
– Che peccato il gol annullato a Ciro! Davvero per un’unghia;
– Restiamo pure in superiorità numerica per un quarto d’ora: ma non è aria stasera;
– Finiamo all’attacco ma senza lucidità e forza;
– Ci giocheremo tutto nelle prossime due gare all’Olimpico. Torniamo a Roma col solito refrain: in Europa nessuno e’ fesso!