di Fabio BELLI
Le pagelle biancazzurre di Midtjylland-Lazio, disfatta nella seconda giornata di Europa League per gli uomini di Maurizio Sarri.
Provedel 5.5 Para anche un rigore, più che per i 5 gol subiti la lieve insufficienza riguarda una certa supponenza nella gestione coi piedi che anticipa la serataccia della squadra.
Hysaj 4 Costantemente puntato come una lepre dai fanali di una macchina nel bosco di notte: sembra ormai una scommessa persa, dispiace dirlo.
Mario Gila 4 Lo scivolone sul secondo gol è un macigno su una prestazione piena di errori, che pure era iniziata discretamente ma la mentalità è ancora quella da giocatore di categoria inferiore. Può e deve crescere.
Romagnoli 5 Fa quasi tenerezza visto quello che gli succede intorno, impossibile non naufragare al seguito della squadra in una serata così.
Radu 4 Fa male vederlo così: a questo punto viene da pensare che non sia giusto esporlo a figuracce di questo tipo, se è importante per il gruppo che venga accolto a braccia aperte nella dirigenza o nello staff tecnico. (dal 53′ Marusic 4.5 Si fa infilare sul secondo rigore ma entra completamente disorientato, con colpe sicuramente un minimo attenuate dalla frittata già fatta).
Vecino 5 Prova a predicare nel deserto sul piano della concretezza ma si perde in qualche tocchetto di troppo, bruttissimo segno per uno come lui. (dal 53′ Milinkovic-Savic 5.5 Il gol premia la buona voglia con cui è entrato, non è una partita in cui un singolo può regalare acuti particolari).
Cataldi 4 Fa probabilmente bene a protestare sul rigore, dove però si fa prendere di infilata in coppia con Radu in maniera sconcertante. Non riesce né a fare filtro né a impostare, completamente in balia del ritmo dei danesi. (dal 69′ Marcos Antonio 5.5 Entra quando ormai c’è ben poco da fare, il suo palleggio può servire a ben poco).
Luis Alberto 4 Cerca la verticalizzazione quando il campo andava allargato per vie orizzontali, ma il ritmo dei danesi lo sovrasta. Per essere al di sopra delle critiche che spesso lo investono deve iniziare a restare “acceso” più a lungo.
Felipe Anderson 4.5 Prova a muoversi con efficacia ma finisce costantemente imbottigliato, sale di tono dopo il quinto gol e questo è male, poiché significa che il ritmo della partita lo ha mandato in apnea.
Immobile 4.5 Lasciato solo, sulle gambe sembra avere il peso delle partite giocate senza sosta, per la mancanza di una vera alternativa ma anche per un pizzico di testardaggine che a questo punto andrebbe ridiscussa. (dal 78′ Luka Romero SV)
Pedro 4.5 L’unica azione da gol del primo tempo arriva da un suo tiro, ma dopo tanti stop non ha nelle gambe il ritmo partita. (dal 53′ Cancellieri 4 Prova a mettere velocità ma sul quinto gol è lui che si fa infilare).
L’all. Sarri 4 Aveva predicato umiltà e concentrazione, si ritrova la squadra fatta a pezzi come neanche nelle peggiori giornate dello scorso anno, in cui c’era pure l’attenuante del ciclo appena iniziato. Preoccupa che nel dopogara sembri aver alzato bandiera bianca riguardo questi black out, come a dire: “Se io parlo e loro non recepiscono…”