di Giorgio BICOCCHI
Era una notte che non doveva mai finire… Una Lazio meravigliosa trascina l’Olimpico: tre gol, vittoria netta con un divario che poteva pure essere più netto. I nostri appunti? Eccoli…
Primo tempo
– Olimpia non plana sul tradizionale piedistallo ma sull’erba dell’Olimpico. Cattivi presagi? Macché…;
– De Vrji tocca palla e viene subissato da un uragano di fischi. La elefantiaca memoria dei tifosi non dimentica;
– La Lazio controlla per un quarto d’ora;
– Immobile ha l’argento vivo addosso e i nostri adesso si affacciano spesso davanti ad Handanovic;
– L’ineffabile Fabbri non ammonisce Lautaro e Barella. Nessuna sorpresa;
– La Lazio cresce e raccoglie quando Felipe si trasforma in John Charles;
– Inzaghi e Farris bevono ingoiando insieme il rospo del gol subito;
– Copertura in scivolata di Lazzari su Lukaku: Manuel pareva una molla;
– Romagnoli gladiatorio su Lukaku mentre Marusic conquista la Tevere
Secondo tempo
– Ancora Fabbri: non ammonisce Dunfries;
– La Lazio concede una punizione sciocca e Lautaro pareggia;
– Provedel in versione fatto su Dumfries. Momentaccio perché abbiamo smarrito le misure in campo;
– E’ ovviamente nostro il primo giallo che Fabbri estrae: ci avremmo scommesso mezza casa;
– Il segnale di Sarri: dentro Pedro e il Mago per provare a vincerla ;
– E Luis Alberto subito realizza uno dei più bei gol visti all’Olimpico negli ultimi 10 anni;
– Fabbri si desta e ammonisce un giocatore dell’Inter al minuto 82. Domani forse nevicherà…;
– Corrida adesso. Cancellieri per fare a spallate;
– Pedro cala il tris davanti a un Olimpico impazzito;
– Il Mago orchestra, la difesa non sbaglia un colpo. Lazio sontuosa;
– Finisce come lo scorso anno;
– Sfolliamo con due tifosi dell’Inter. Uno dice: “Arbitraggio scandaloso”. Dio, perdonalo…