Alla vigilia di Lazio-Inter, il tecnico Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa:

Domani affrontiamo una squadra forte, forse la più forte a livello individuale e fisico. Per effettuare una fase difensiva di importante serve il contributo di tutta la squadra. Siamo crescendo sotto il profilo difensivo, speriamo di poterci confermare sul livello di applicazione delle prime due sfide.




Rotazioni programmate non ne faccio: mi baso sugli allenamenti e sulla stanchezza di ogni calciatore, a un certo punto verranno naturali dato che ci saranno elementi della rosa acciaccati. Non pensò a cosa accadrà tra dieci giorni, guardiamo partita per partita senza spostarci troppo in là temporalmente.

L’Inter porta grande fisicità in area, è un aspetto da tenere in considerazione. È una delle favorite per lo scudetto, lo era anche lo scorso anno, ha una rosa con valori assoluti elevatissimi, sarà una protagonista assoluta.

Inzaghi era tra gli allenatori migliori in Italia anche alla Lazio, in biancoceleste ha vissuto un ciclo importante, ora è alla guida di un club potenzialmente ancora più forte.

Gli uomini che si hanno a disposizione dettano le caratteristiche della squadra, non abbiamo il livello di palleggio del mio Napoli, abbiamo maggiore fisicità. Abbiamo un attaccante formidabile in area e nei palloni verticali, dobbiamo tenerne conto, è un calciatore che determina una stagione intera.

L’Inter ha ancora qualcosa più di noi, ma sulla gara secca siamo sullo stesso livello. Questa partita e le prossime due potranno fornire alcuni segnali: siamo un maratoneta che dovrà percorrere 38 chilometri, le prime cinque sfide daranno alcuni indizi.

Ci manca un po’ di brillantezza fisica in alcuni calciatori che sono in grado di spostare le nostre sfide. Ci manca un qualcosa per concretizzare: lo scorso anno avevamo una percentuale altissima, forse siamo un po’ carenti sotto il profilo della brillantezza.

Terzino sinistro? Io non lo scelgo, c’è chi lo fa di lavoro, non devo farlo io. Pensiamo alla partita, ora non mi sembra opportuna parlare di mercato.

Inzaghi? Quando qualcuno fa il bene della Lazio deve essere sempre ricordata con stima e affetto. Io non ho bisogno di cancellare il suo ricordo, io voglio ottenere risultati.

Felipe Anderson non ha perso estro in fase offensiva perché più abnegato quando difende, è semplicemente meno brillante, ma è normale in questa fase della stagione. Sta comunque dando tutto, come sempre e presto tornerà a livelli eccezionali. Sono felice che quando non riesce a essere decisivo in avanti, dà comunque sempre il suo contributo.

La scelta di Basic con il Bologna era tattica: non potevo rinunciare a un appoggio a Immobile e ad un regista. È un buon giocatore, ha un bel piglio, è cresciuto in personalità, è più partecipe e pronto per un’evoluzione positiva.

Domani mi aspetto una Lazio arrabbiata, non posso incidere sull’Inter e quindi non mi riguarda. Qualche novità nell’Inter? Potrebbe essere Gagliardini nella zona di Milinkovic.

Vecino ha disputato una partita ordinata a Torino, può dare di più ma non può farlo inevitabilmente in questo momento della stagione perché reduce da una preparazione invidiale ma si è proposto bene all’interno del gruppo”.






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