di Fabio BELLI
Se il buongiorno si vede dal mattino allora è ancora notte fonda e probabilmente è un bene, considerando che è meglio pensare di dover ancora iniziare il cammino stagionale. La Lazio lavora duramente da oltre 20 giorni e la fatica si fa sentire, ma il Genoa è comunque in preparazione ed ha passeggiato su una difesa inguardabile in tutte le versioni viste sul prato di Grassau: c’è ancora tanto da fare per vedere una Lazio coerente alle idee di Sarri e del mercato del club, aggressivo ma ancora da contestualizzare in campo.
FORMAZIONI – Sarri lancia la coppia centrale Casale-Romagnoli, sulle fasce ci sono Lazzari e Hysaj. A centrocampo Cataldi e Basic – preferiti a Marcos Antonio e Luis Alberto – al fianco di Milinkovic-Savic, tridente offensivo con Zaccagni, Immobile e Felipe Anderson dal 1′.
VELENO NELLA CODA – La Lazio commette subito diversi errori di impostazione: sbaglia prima Casale, poi Hysaj e il Genoa ne approfitta al 5′, con Coda che trova la stoccata vincente in area in mezzo a quattro avversari. Al 7′ Maximiano controlla una conclusione dalla lunghissima distanza di Portanova, mentre al 14′ arriva già il pari della Lazio: gran pallone in profondità di Milinkovic-Savic, Immobile piazza la zampata in caduta e supera Semper. Al 17′ ancora palla persa dalla Lazio, stavolta da Cataldi, ma Frendrup calcia fuori di sinistro. Al 19′ passa di nuovo il Genoa, cross teso in are di Ekuban e ancora una volta Coda viene dimenticato e insacca indisturbato alle spalle di Maximiano. Dopo il nuovo svantaggio la Lazio cerca lo spunto, al 23′ su corta respinta di Dragusin finisce fuori una conclusione di Felipe Anderson, quindi al 28′ la difesa del Genoa libera su un calcio di punizione di Cataldi. La manovra della Lazio è lenta, la squadra di Sarri appare imballata e i Grifoni provano ad approfittarne, al 35′ bella risposta di Maximiano su una girata al volo del solito Coda, quindi finisce alto un colpo di testa di Dragusin, ultimo sussulto prima dell’intervallo.
TRACOLLO NELLA RIPRESA – Lazio trasformata dai cambi, in campo ci sono Luis Alberto, Cancellieri, Marcos Antonio, Radu, Kamenovic, Gila, Kiyine, Luka Romero e Marusic. Ma a segnare è solo il Genoa: al 6′ arriva il tris con tripletta per Coda, precisa stoccata che batte Maximiano passando tra le gambe di Kamenovic. Lo stesso Kamenovic commette fallo di mano in area all’8′ per chiudere di nuovo su Coda, dal dischetto Gudmundsson firma l’1-4 per il Genoa. Al 13′ cambio tra i pali per la Lazio: esce Maximiano, entra Adamonis. E poi esce Zaccagni, entra Raul Moro, mentre nel Genoa al 16′ entrano Melegoni, Jagiello e Yeboah. Si chiude con una lite tra Radu e Melegoni che costa l’ammonizione a entrambi e con un grande intervento di Adamonis su Vogliacco, col portiere lituano che evita almeno la cinquina in un risultato comunque pesante.
IL TABELLINO
AMICHEVOLE
LAZIO-GENOA 1-4
Marcatori: 5′, 18′, 51′ Coda (G), 14′ Immobile (L), 54′ Gudumundsson (G)
LAZIO (4-3-3): Maximiano (58′ Adamonis); Lazzari (46′ Marusic), Casale (46′ Gila), Romagnoli (46′ Kamenovic), Hysaj (46′ Radu); Milinkovic (46′ Kiyine, 72′ Bertini), Cataldi (46′ Marcos Antonio), Basic (46′ Luis Alberto); F. Anderson (46′ Romero), Immobile (46′ Cancellieri), Zaccagni (58′ Moro). A disp.: Furlanetto, Patric, Pedro. All.: Maurizio Sarri
GENOA (4-2-3-1): Semper; Hefti (77′ Candela), Bani, Dragusin (67′ Vogliacco), Pajac (77′ Sabelli); Badelj (82′ Lipani), Frendrup (67′ Galdames); Ekuban (61′ Yeboah), Portanova (61′ Melegoni), Gudumundsson (61′ Jagiello); Coda (77′ Yalcin). A disp.: Martinez, Vodisek, Agostino, Czyborra, Favilli, Besaggio, Masini, Cassata, Fini. All.: Alexander Blessin
Arbitro: Felix Brych (Germania)
Assistenti: Achmuller – Leicher