L’edizione odierna del Corriere dello Sport ricostruisce l’estenuante trattativa Romagnoli–Lazio: ore sempre decisive all’orizzonte, all’ottimismo del weekend si è per il momento sostituita l’incertezza.
“L’affaire Lazio-Romagnoli è ad oltranza, porta allo stremo, come tutto nella Lazio. Sarri continua ad aspettarlo, da ieri lo attende con impazienza in ritiro ad Auronzo. L’accelerata di domenica sera aveva indirizzato la conclusione felice della trattativa. Ma le ultime 48 ore non hanno portato all’uffi cializzazione del matrimonio. Non è saltato, non è celebrato. La Lazio ha rilanciato più volte, fino all’off erta finale presentata da Lotito domenica sera a Villa San Sebastiano, alla presenza di Alessio. Al contratto di cinque anni più uno (l’aggiunta della sesta stagione non è sottoscrivibile, è assicurata sulla parola) è stata conglobata la promessa di un futuro dirigenziale o tecnico in società. Inoltre è stata allegata una proposta economica da 2,8 milioni più bonus di circa 700 mila euro. Cinquecentomila di questi premi verrebbero riconosciuti in caso di qualifi cazione in Champions. In principio le somme maggiori erano state previste in caso di vittoria dello scudetto (non molto ipotizzabile). Romagnoli continua a chiedere 3 milioni di base fissa e per quanto sia legato sentimentalmente e romanticamente alla Lazio fi nora non ha fatto sconti. Non è il solo nodo da sciogliere, balla una differenza sulle commissioni. Romagnoli si muove in scadenza, è consuetudine riconoscere allo staff che lo gestisce una cifra per il trasferimento a parametro zero. E’ sempre stato assicurato che non sarebbe stato un problema, era ovvio che potesse esserlo anche perché Lotito sulle commissioni storicamente ha il braccino corto e non a torto.”