di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)
Le pagelle biancazzurre della sfida del sabato di Pasqua tra Lazio e Torino allo stadio Olimpico.
Strakosha 6.5 Reattivo in un paio di occasioni difficili, non può nulla sul pallone piazzato da Pellegri di testa.
Lazzari 6 La spinta sulla fascia è quella concreta, manca lucidità sui cross una volta guadagnato il fondo.
Patric 6 Parte con concentrazione, un problema fisico lo mette fuorigioco (dal 43’pt Luiz Felipe 6.5 Encomiabile il recupero su Pellegri che fa partire l’azione del pareggio).
Acerbi 5.5 Serata non delle migliori, sul gol granata subisce il gol avversario, fatica sulle palle alte.
Marusic 6 Match diligente, sulla sua fascia gli avversari si divertono poco.
Milinkovic-Savic 7 Sublime l’invenzione per il gol di Immobile, si danna l’anima a caccia del pari: è probabilmente l’ultimo, dati alla mano, che dovrebbe lasciare questa squadra.
Lucas Leiva 5.5 Il giro-palla del Torino è efficace e lui non riesce a produrre il solito schermo davanti alla difesa. (dal 24’st Cataldi 6.5 Entra con grinta e sfiora il super-gol nel finale. Buon approccio).
Luis Alberto 5.5 Il Torino punta esplicitamente a soffocarne l’estro e ci riesce, quando non è in serata semplicemente la Lazio non gira. (dal 24’st Basic 6: la sua fisicità avrebbe fatto comodo dall’inizio, anche se pecca di imprecisione su un paio di palloni interessanti).
Felipe Anderson 6 Gioca una partita generosa, gli manca però costantemente l’ultimo passaggio, un problema non da poco in fase offensiva. (dal 40’st Romero sv)
Immobile 7 Gli arrivano pochi palloni giocabili ma come Milinkovic è l’ultimo ad arrendersi: viene premiato col suo 180esimo gol in Serie A, infinito Ciro.
Zaccagni 5.5 Prova opaca, al di là dei pochi spunti offensivi manca quel lavoro da equilibratore che aveva fatto comodo alla Lazio da quando si è preso il posto da titolare.
L’all. Sarri 5.5 Il punto non è da buttare via e la reazione della squadra è stata quella che tante volte era mancata dopo uno svantaggio. L’impressione è però che Juric tatticamente lo imbrigli molto bene, con un gioco uomo contro uomo che già aveva fatto soffrire la Lazio all’andata e che Gasperini aveva proposto nello scorso asfissiante Lazio-Atalanta. Mancano le contromisure.