Cade la pioggia a Konya, mentre la Nazionale si rialza lentamente dal ko con la Macedonia del Nord battendo 3-2 la Turchia nell’amichevole che nessuno avrebbe voluto giocare. E mentre il Portogallo stacca il pass per il Mondiale, gli Azzurri ripartono da una vittoria che vale per il ranking, ma soprattutto per dimostrare la voglia di reagire dopo una botta che, inutile nasconderlo, è stata forte. Emblematico che anche il successo con la Turchia sia arrivato in rimonta, con la rete di Cristante e la doppietta di Raspadori a ribaltare il risultato dopo il gol a freddo di Under. E forse non è un caso che le firme di questo successo siano di due Campioni d’Europa, a ricordarci che dal trionfo di Wembley sono passati solo otto mesi. Con la speranza che questa Nazionale possa tornare presto a far festa.
LA PARTITA. Al ‘Buyuksehir Stadium’ di Konya scende in campo una formazione rivoluzionata rispetto all’undici schierato da Mancini con la Macedonia del Nord. L’unico confermato è Donnarumma, Chiellini ritrova il suo posto al centro della difesa con Acerbi e sugli esterni De Sciglio e Biraghi sostituiscono Florenzi ed Emerson. Un 4-3-3 tutto nuovo anche dalla cintola in su: a centrocampo spazio a Tonali, Pessina e Cristante, mentre Zaniolo va a completare il tridente offensivo targato ‘Sassuolo’, con Raspadori e Scamacca per la prima volta insieme dal via ma orfani di Berardi, tornato a casa dopo la triste serata di Palermo insieme ad altri 8 Azzurri. Anche la Turchia cambia pelle dopo la sconfitta nella semifinale dei play off: assente Burak Yilmaz, autoesclusosi dopo aver fallito il rigore del 2-2 con il Portogallo, il peso dell’attacco è affidato a Enes Unal, supportato da Akturkoglu e Cengiz Under.
Ed è proprio l’ex romanista a sbloccare il match dopo quattro minuti con un destro rasoterra che si infila sotto le gambe di Donnarumma. L’Italia reagisce al gol subito a freddo, Tonali trova un corridoio per Raspadori, ma Demiral riesce a chiudere tempestivamente sull’attaccante del Sassuolo. Poi ci prova Scamacca con un pregevole colpo di tacco al volo, ma il pallone si perde a lato. La Turchia, che perde subito per infortunio Kablak, sostituito da Ayhan, si difende a cinque e non disdegna il lancio lungo sul pressing degli Azzurri, che puntano su un attacco mobile, con Scamacca e Raspadori che si abbassano a turno per ricevere il pallone favorendo così l’inserimento negli spazi di Zaniolo. La partita è vivace, i colpi di scena sono nell’aria. Al 35’ arriva il meritato pareggio dell’Italia grazie a Cristante, che svetta di testa sulla punizione calciata da Biraghi e realizza il suo secondo gol in maglia azzurra. Passano altri quattro minuti e gli Azzurri ribaltano il risultato con Raspadori: rinvio corto di Altay Bayindir, Tonali intercetta e serve Raspadori, che si porta il pallone sul sinistro e mette a segno la rete del 2-1. Il finale di tempo vede protagonista Donnarumma, che prima rischia la frittata rinviando sulla testa di Unal e poi salva in angolo sulla conclusione dalla distanza di Calhanoglu indirizzata sotto l’incrocio dei pali.
La sfida nella sfida tra i due ex compagni ai tempi del Milan prosegue a inizio ripresa, con il portiere azzurro che vola per deviare la punizione del numero dieci turco. Con Zaccagni al posto di Zaniolo, l’Italia lascia il pallino del gioco alla Turchia ma non rinuncia a cercare il 3-1. Dopo una conclusione alta di Scamacca, Soyunku rilancia addosso a Raspadori, che non riesce però a scartare il regalo del difensore avversario. Ma il giovane attaccante del Sassuolo si rifà poco dopo, sfruttando una torre aerea di De Sciglio sul cross di Zaccagni e battendo con un destro secco Bayindir. Escono Chiellini, Cristante e Pessina, dentro Bastoni, Locatelli e Sensi. A sette minuti dalla fine la Turchia accorcia le distanze con Dursun, che risolve una mischia su azione d’angolo battendo da pochi passi Donnarumma. I padroni di casa ci provano e all’85’ ci vuole un miracolo del portierone azzurro sul colpo di testa ancora di Dursun per salvare il risultato. Il forcing finale della squadra di Kuntz non dà frutti, dopo tre partite l’Italia torna così a vincere.
Ci si rivede a giugno, quando la Nazionale affronterà l’Argentina nell’inedita sfida tra i Campioni d’Europa in carica e i vincitori dell’ultima Coppa America per poi proseguire la sua estate con i primi quattro incontri della UEFA Nations League. Oltre all’Ungheria gli Azzurri se la dovranno vedere con l’Inghilterra e due volte con la Germania: dal valore delle avversarie sembrerebbe un Mondiale, invece sarà solo l’inizio di una nuova storia tutta da scrivere.
(fonte: figc.it)