di Fabio BELLI (foto © Gian Domenico SALE)

Serata amara dall’inizio alla fine: Bonucci dal dischetto aumenta i rimpianti della Nazionale, perché forse con Jorginho anche stasera qualche emozione l’avrebbe regalata. Ma i rigori non sono la sintesi di una serata che Di Bello ha dettato sui suoi ritmi. Per il resto non è stata una Lazio che ha demeritato, ma senza Immobile, premiato come bomber della storia a inizio partita, è proprio la storia a essere diversa. E l’alternativa semplicemente non c’è.

PRIMA BONUCCI… – L’inizio del match scorre con la Lazio che prova a fare la partita soprattutto con gli affondi di Zaccagni e Felipe Anderson, che provano a mettere nel mezzo palloni roventi. La difesa della Juve però fa buona guardia e la Lazio deve fare attenzione alle incursioni di Chiesa, che cerca spazi e semina il panico nell’area laziale. Tegola per Allegri al 14′, Danilo va ko e al suo posto entra Kulusevski, col tecnico bianconero che ridisegna la squadra sul 4-3-3. Al 20′ Di Bello al VAR per una scivolata di Cataldi su Morata: c’è il tocco sul pallone e poi sull’avversario, l’arbitro però concede il penalty che viene trasformato da Bonucci. Al 36′ Milinkovic-Savic tenta di sorprendere Szczesny dalla distanza ma senza fortuna, al 41′ però sono i bianconeri ad avere una grande chance con una girata all’interno in area di rigore che si alza di poco sopra la traversa. Ancora Juve pungente in avanti al 45′ con Kulusevski, vengono assegnati 4′ di recupero con la Lazio che protesta nel finale per una punizione non concessa su Lazzari.

… E POI BONUCCI – La ripresa inizia con una doppia chance per la Juventus. Al 3′ Kulusevski conclude di potenza sul primo palo trovando il gran rilfesso di Reina, sul conseguente calcio d’angolo finisce fuori d’un soffio la deviazione ravvicinata di Bonucci. Al 13′ proteste laziali con Di Bello che grazia Cuadrado del secondo giallo, decisione al limite, la Juventus comunque riesce a tenere abbastanza bassi i ritmi del gioco e a gestire il vantaggio. Al 19′ fuori Zaccagni e dentro Muriqi nella Lazio, a metà ripresa è sempre la Juventus a condurre di misura all’Olimpico. Entra anche Raul Moro nella Lazio mentre la Juventus inserisce Kean al posto di Morata. La Lazio ha una grande chance al 35′, torre di Milinkovic-Savic ma Muriqi non arriva all’impatto di testa che sarebbe stato a colpo sicuro. Sul capovolgimento di fronte Lazio viene punita, Chiesa salta Reina fuori dall’area, il portiere laziale stende l’avversario e l’arbitro concede il rigore nonostante le proteste di Luis Alberto per un intervento di De Ligt all’inizio dell’azione. Bonucci fa comunque doppietta dal dischetto e permette alla Juventus di blindare una vittoria pesante.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-JUVENTUS 0-2

Marcatore: 24′ rig., 83′ rig. Bonucci (J)

LAZIO (4-3-3): Reina; Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovic, Cataldi (84′ Basic), Luis Alberto; Felipe Anderson (75′ Moro), Pedro, Zaccagni (65′ Muriqi). A disp.: Strakosha, Adamonis, Patric, Radu, Vavro, Leiva, Escalante, Akpa Akpro, Romero. All.: Maurizio Sarri

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo (15′ Kulusevski), Bonucci, De Ligt, Pellegrini; Cuadrado, McKennie, Locatelli (44′ Bentancur), Rabiot; Chiesa, Morata (74′ Kean). A disp.: Perin, Pinsoglio, Rugani,  Alex Sandro, Arthur, Kaio Jorge. All.: Massimiliano Allegri

Arbitro: Marco Di Bello (sez. Brindisi)

Assistenti: Filippo Bercigli- Alessio Berti

IV ufficiale: Daniele Paterna

V.A.R.: Luca Banti

A.V.A.R.: Daniele Bindoni

NOTE: Ammoniti: 28′ Cuadrado (J), 43′ Hysaj (L), 81′ Reina (L), 82′ L. Alberto (L), 90’+1′ Sarri (L), 90’+1′ Allegri (J). Recupero: 4′ pt, 4′ st

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