di Fabio BELLI
Atalanta e Lazio giocano partite mai banali, ne scaturisce fuori stavolta un pari amaro per la Lazio ma, andando oltre il masochismo dei due gol subiti allo scadere del recupero sia nel primo sia nel secondo tempo, c’è da annotare una serie di progressi importanti che, registrando alcune problematiche, potrebbero portare lontano la squadra. Cataldi sembra aver messo a posto il centrocampo garantendo anche la qualità di Luis Alberto, Pedro è un dono piovuto dal cielo e Immobile affianca Piola nell’Olimpo: chiudendo meglio le fasce e perfezionando il giro palla potrebbe nascere qualcosa di grande. Avanti, el camino es largo.
FORMAZIONI – Il centrocampo piaciuto contro la Fiorentina viene riproposto da Sarri con convinzione, di fatto l’unica modifica è il ritorno di Hysaj in luogo di Lazzari. Gasperini si affida alla vena di Ilicic, riuscendo a schierare Demiral in difesa, in forse fino alla vigilia.
PECCATO FINALE – La partita inizia a ritmi pazzeschi, come previsto: l’Atalanta è sui suoi standard, ciò che piace è vedere la Lazio mantenere la qualità e rintuzzare colpo su colpo. Pedro si sdoppia con i suoi inserimenti, Milinkovic-Savic è il costante riferimento sui rinvii di Reina ma a stupire è soprattutto un Danilo Cataldi capace di dettare magistralmente i tempi del gioco e cercare costantemente gli inserimenti degli attaccanti. L’Atalanta tiene alla frusta la difesa laziale e Zapata e Ilicic sembrano in gran forma, ma al 18′ è la Lazio a passare: buco della difesa atalantina e Immobile calcia addosso a Musso, ma sulla ribattuta Pedro è implacabile. La Lazio sembra gestire bene ma al termine del minuto di recupero si fa beffare: Immobile non tiene un pallone in zona d’attacco, da un improbabile tiro nasce la cavalcata di Zapata che passa due volte alle spalle di Marusic e in diagonale beffa un Reina ancora una volta non impeccabile in occasione come queste.
FINALE PECCATO – Nella ripresa i ritmi non si abbassano, la Lazio continua a giocare bene con Cataldi che smista palloni a destra e a manca, Immobile cerca l’inserimento e manca la chance davanti a Musso, non si accende Felipe Anderson mentre l’Atalanta vive delle giocate di Zapata, mentre Ilicic progressivamente si spegne. Il match è sul filo, un generoso Luis Alberto al 23′ viene sostituito da Basic e al 29′ arriva il gol: break di Pedro che soffia il pallone a De Roon e parte inarrestabile, scarico su Basic che trova subito Immobile, stop che mette fuori tempo Musso e facile appoggio in rete. Suggestiva corsa verso il settore ospite bergamasco per il gol numero 159 con la maglia della Lazio del bomber, che affianca Silvio Piola nello stesso stadio e nella stessa porta del suo primo gol in biancazzurro. Entrano Leiva e Raul Moro e lo spagnolo grazia Musso. Errore fatale, visto che nel finale l’Atalanta produce il massimo sforzo per pareggiare e viene premiata. Prima una rasoiata di Muriel finisce fuori di pochi centimetri, poi Malinovskyi calcia in area sull’esterno della rete. Nel recupero Reina viene bersagliato da rotoli di scotch e monetine dalla curva Pisani, Guida riesce addirittura ad ammonirlo. E al 94′ Hysaj lascia troppo spazio a De Roon che, sulla spizzata giusta di Malinovskyi, punisce una gran bella Lazio.
IL TABELLINO
SERIE A
ATALANTA-LAZIO 2-2
Marcatore: 18′ Pedro (L), 45’+1′ Zapata (A), 74′ Immobile (L), 90’+4′ De Roon (A)
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Lovato (67′ Scalvini), Demiral, De Roon; Zappacosta (83′ Piccoli), Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic (59′ Malinovskyi); Ilicic (67′ Muriel), Zapata. A disp.: Sportiello, Rossi, Pezzella, Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini
LAZIO (4-3-3): Reina; Hysaj, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic; Milinkovic, Cataldi (77′ Leiva), Luis Alberto (68′ Basic); Felipe Anderson (77′ Moro), Immobile (85′ Muriqi), Pedro. A disp.: Strakosha, Adamonis, Patric, Radu, Lazzari, Escalante, Akpa Akpro, Romero. All.: Maurizio Sarri
Arbitro: Marco Guida (sez. Torre Annunziata)
Assistenti: Preti – Di Vuolo
IV ufficiale: Manganiello. V.A.R.: <Aureliano. A.V.A.R.: Bottegoni
NOTE: Ammoniti: 34′ Luiz Felipe (L), 78′ Demiral (A), 90’+1′ Reina (L), 90’+3′ Leiva (L). Recupero: 1′ pt, 4′ st