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LE PAGELLE | Serie A, Lazio-Roma 3-2: Felipe ha gli occhi azzurri. Luis Alberto, una gran traiettoria

Le pagelle del trionfo della Lazio nel derby della Capitale: 3-2 firmato dai gol di Milinkovic-Savic, Pedro e Felipe Anderson.




REINA 7.5 – Finalmente è stato anche il suo derby, la sua gara: le parate su Veretout, Shomurodov e Zaniolo, soprattutto Zaniolo, sono state la sua firma sulla vittoria.

MARUSIC 7 – Una prova di grande sostanza, Sarri con lui si copre e lui lo ripaga con una prestazione che lo riporta ai livelli, spesso altissimi, dello scorso anno.

ACERBI 7.5 – Il Leone è tornato: sembrava rimasto in vacanza, gioca una partita di applicazione feroce annullando Abraham, senza rinunciare a cavalcate offensive esaltanti.

LUIZ FELIPE 6.5 – Match di grande grinta, sbaglia poco in fase di anticipo, sui calci piazzati che fanno soffrire, invece, perde un po’ il tempo sul gioco aereo.

HYSAJ 6.5 – Anche lui interpreta perfettamente tutti i compiti ma gli tocca il cliente più scomodo, uno Zaniolo difficile da contenere. Dà il massimo e viene premiato.




LUCAS LEIVA 7 – Anche lui torna ai suoi livelli, soprattutto in fase di contenimento, anche se fatica ad uscire sui triangoli e la squadra a volte resta schiacciata. Come combattente non ha rivali. (dal 61′ CATALDI 6.5 – Si conferma in un ottimo momento, porta ordine in un momento delicato).

MILINKOVIC-SAVIC 8 – Quando si rimprovera la squadra di poca rabbia e scarso carattere, chiedetevi: chi farebbe per la Lazio ciò che ha fatto lui sul primo gol, mettendo la faccia alla mercé del rovescio di Rui Patricio. E’ un giocatore ormai senza confini.

LUIS ALBERTO 7 – La palla che serve a Immobile sulla ripartenza del 3-1 è quasi irreale, una grande traiettoria su corridoi che solo lui riesce a vedere. I passi in avanti sono evidenti. (dal 66′ AKPA AKPRO 6 – Sbagliato affibbiargli colpe sul rigore che Zaniolo si inventa dal nulla, frutto del martellamento mourinhiano sugli arbitri. Peccato piuttosto per il poker sprecato su genialità di Milinkovic).

FELIPE ANDERSON 8 – Felipe ha gli occhi azzurri, recitava il titolo di una vecchia fiction: Sarri l’aveva lanciato come possibile uomo partita, lui porta a spasso gli avversari, Vina in particolare, con accelerazioni fantastiche, così come da urlo è il cross per Milinkovic. Il gol lo ripaga di anni di amarezze, ora deve avere la forza di ripartire sempre al 100%.

IMMOBILE 8 – Gli manca solo il gol e ci va vicino più volte, ma gioca una partita da capitano vero, incontenibile, punto di riferimento continuo e incessante. Manda in porta Pedro sul 2-0, nell’azione del 3-1 Mancini e Rui Patricio sono ancora in un bar di Ponte Milvio a pagare il conto per qualcuno andato via: alla cassa ce li ha mandati lui, Ciro il Grande.

PEDRO 8 – Il suo gol è l’icona di questo derby, un capolavoro per esecuzione e tempismo: per il resto è lui a guidare le trame di un attacco che segue da lui i movimenti, in più un suo numero su Zaniolo fa venire giù lo stadio. Una meraviglia.

L’ALL. SARRI 8 – Le parole in conferenza stampa erano state così belle che avevano lasciato il dubbio: in campo vedremo altrettanta ispirazione? Difficile dire se il Sarrismo sia davvero cominciato, di sicuro si è vista una squadra che ha scalato la marcia e cambiato ritmo, mantenerlo sarà la prossima sfida, ma vederlo con Olympia sotto la Curva Nord sa di rito di iniziazione: benvenuto nel romanzo laziale, mister Maurizio.






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