Il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli, ha comunicato la posizione della società in merito alla sentenza sulla Piscina della Garbatella che ha dato di nuovo torto a Roma Capitale:
“Non interromperemo il servizio, riconosceremo i voucher e andremo incontro a chi ha già sottoscritto un abbonamento, ma Roma Capitale rispetti le sentenze. La Lazio non è di un imprenditore, non è un bene personale, la Lazio è di tutti, è un patrimonio italiano e ancora di più della città di Roma: c’era prima e sempre ci sarà. Io sono il presidente della Lazio Nuoto, prima di me ci sono stati altri dirigenti illustri, eroi, dopo di me ce ne saranno altri. Ma mai nella nostra gloriosa storia avevamo subito un attacco come quello perpetrato dall’attuale amministrazione. I nostri colori però, ci obbligano, come da tradizione, a guardare oltre, al futuro, a voltare pagina e a mostrarci al fianco di chi ogni giorno permette a questa splendida realtà di brillare. Per questo ci tenevo a sottolineare come con il rientro nella piscina della Garbatella, cosa in cui abbiamo creduto anche nei momenti più bui in quanto schierati al fianco della giustizia, potremo finalmente riconoscere i voucher sottoscritti durante la pandemia, come abbiamo sempre promesso ai nostri sostenitori e tesserati. Inoltre, per non penalizzare ancora di più l’utenza, troveremo il modo per non gravare ulteriormente sulle tasche di chi ha già sottoscritto un abbonamento con il gestore degli ultimi mesi, senza interrompere mai il servizio. Fondamentale, però, per rispettare tutto ciò, è che adesso l’amministrazione Raggi faccia la sua parte, vigilando sull’attuale gestione del concessionario escluso dal Consiglio di Stato e consentendo alla Lazio Nuoto di rientrare quanto prima, considerando che la stagione sportiva è già iniziata. Del resto, quando la nostra società venne sgomberata con un avviso in pieno agosto, l’uso della forza pubblica e la determinazione del Campidoglio, si disse che l’azione era dettata dalla necessità di non perdere tempo e consentire al nuovo concessionario, ora escluso, di garantire il servizio alla vigilia dell’autunno. Sicuri, che almeno su questo, non verremmo ulteriormente discriminati“.