di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)
“Conosci il significato della parola “Nemesi”? La giusta e logica imposizione di un castigo terribile che si manifesta attraverso l’opera di un agente adeguato, personificato nella fattispecie da un terribile figlio di pu***na… me!“. Chi ha visto The Snatch non ha bisogno di delucidazioni sul personaggio di Testarossa, gli altri si accontentino della traslitterazione su una partita già vista due anni fa col Chievo: quando la Lazio molla gli ormeggi fa fin troppa fatica anche con avversari praticamente già in vacanza, ripetendo momenti già visti a Crotone e contro altre squadre derelitte. Ma c’è anche un’altra nemesi, stavolta per gli avversari, Ciro Immobile, che chiude i primi obiettivi: Europa League e primato cittadino in cassaforte per il secondo anno consecutivo, anche se il finale di campionato ora presenta un derby da onorare con ben altro piglio.
FORMAZIONI – Torna Strakosha in porta che non era titolare proprio dal match di Coppa Italia contro il Parma. In difesa si rivede Patric, a centrocampo Cataldi e Parolo tamponano le assenze forzate di Lucas Leiva e Milinkovic-Savic, in attacco Muriqi fa coppia con Immobile. Nel Parma forfait di Gervinho, difesa a 5 di D’Aversa con Brunetta e Pellè a far coppia in avanti.
POCHI SUSSULTI – Primo tempo deludente, la Lazio si fa vedere al 9′ con una girata di Luis Alberto che manca di poco la porta. Il Parma ha buon gioco a tenere i ritmi molto bassi, che la Lazio non riesce ad alzare. Ammonito Brunetta per un fallo su Strakosha, al 21′ una conclusione centrale di Cataldi non crea problemi a Sepe. Ci prova anche Immobile, poi al 32′ è Luis Alberto, perfettamente pescato in area proprio dal centravanti, ad avere l’occasione migliore, ma la sua potente girata viene respinta dalla traversa a Sepe battuto. Ci prova ancora Patric dalla distanza, col pallone che sorvola di poco la traversa. Muriqi anticipa Sepe su un retropassaggio di Gagliolo ma si porta il pallone sul fondo, in un primo tempo molto opaco del kosovaro in linea con quello di tutta la squadra.
CHIUSURA COL BOTTO – Il secondo tempo si apre con una buona chance per Muriqi, poi un rigore revocato a Lazzari: giustamente rilevata fuori area la sua posizione al momento del tocco con Gagliolo. Ma è il Parma al 10′ a colpire un clamoroso palo con Brunetta, con Strakosha super a chiudere con Gagliolo. La Lazio cerca di forzare i tempi con i cambi che non portano grande giovamento, Correa finisce imbottigliato esattamente come Muriqi nel catenaccio emiliano. E’ clamoroso però il finale: Hernani trova un grande intervento che costringe al secondo palo della partita il Parma, quindi l’ultimo batti e ribatti, clamorosamente, premia Ciro Immobile. L’esultanza è liberatoria, l’Europa è certa anche se per la Champions resta quasi impossibile, ma non vincere oggi avrebbe avvelenato non poco la vigilia del derby.
IL TABELLINO
LAZIO-PARMA 1-0
Marcatore: 90’+5′ Immobile
LAZIO (3-5-2) – Strakosha; Patric (79′ Caicedo), Acerbi, Radu (57′ Luiz Felipe); Lazzari, Parolo (73′ Akpa Akpro), Cataldi (57′ Escalante), Luis Alberto, Fares; Immobile, Muriqi (57′ Correa) A disp.: Reina, Alia, Marusic, Lulic. All.: Simone Inzaghi
PARMA (5-3-2) – Sepe; Busi, Dierckx, Bani (84′ Osorio), Valenti, Gagliolo (62′ Laurini); Sohm (84′ Grassi), Hernani, Kurtic; Brunetta (83′ Traore), Pellè (73′ Cornelius). A disp.: Colombi, Rinaldi, Alves, Balogh, Zagaritis, Camara. All.: Roberto D’Aversa
Arbitro: Federico Dionisi (sez. L’Aquila)
Assistenti: Sechi – Avalos
IV uomo: Giua. V.A.R.: Piccinini. A.V.A.R.: Passeri
NOTE. Ammoniti: 10′ Brunetta (P), 92’+2′ Hernani (P). Recupero: 2′ pt, 5′ st