di Alessandro DE CAROLIS
Il sindaco Virginia Raggi, in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario della fondazione di Roma, ha scelto la sezione paracadutismo della Lazio per la parte coreografica. Un lancio nella cornice suggestiva del Circo Massimo per rendere onore alla città eterna. Presente alla cerimonia il presidente Claudio Lotito.
“Non voglio sostituirmi al sindaco che oggi è il padrone di casa. Io sono solo un cittadino di Roma che ha l’interesse di enfatizzare le iniziative che portano indietro nel tempo che portano ognuno ad avere spirito di appartenenza alla Capitale. I paracadutisti rappresentano un’aquila che si libera nel cielo e atterra nella città di Roma. E’ anche il simbolo che ha acquisito la Lazio che ha scelto di accogliere determinati valori. Roma ha una storia che ci viene invidiata da tutto il mondo. Spetta a noi avere la capacità di tramandare i suoli valori nel’intero pianeta”.
“La Lazio è sempre stata vicina alla città di Roma. Fin dal 1900, ha sempre sposato i suoi valori, non a caso nel 1921 è stata insignita come ente morale. Questa unione tra Roma e la Polisportiva Lazio è sempre stata all’insegna della tutela di chi rappresenta Roma e la sua storia. Roma ha portato la civiltà in tutto il mondo, la capacità di organizzarsi e creare empatia con le persone e quell’unione indispensabile per raggiungere gli obiettivi, come avviene nello sport. Ho accettato questa partecipazione in un posto come il Circo Massimo, dove avvenivano tutte le attività sportive di Roma, dove partecipavano tutti i cittadini, era un evento eccezionale.
“Dobbiamo ripartire da quell’impostazione, lo sport deve insegnare i valori didattici che sono quelli della società civile. Dobbiamo ripartire così, anche in un anno difficile. Ringrazio la Sindaca per questa opportunità perché crede in questi valori e vuole testimoniare l’importanza di Roma nel mondo. L’aquila, che è il nostro simbolo, rappresentata dai paracadutisti è lo stesso simbolo dell’aquila imperiale di Roma. La Lazio l’ha acquisita per testimoniare che quei valori fondanti devono essere propagati nelle nuove generazioni”.