Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia in vista della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Lazio:
“Mi aspetto una prova di grande orgoglio e di grande determinazione da parte della Lazio, pur sapendo come la prova sia molto ardua non solo alla luce del risultato dell’andata, ma anche per la forza del Bayern che ha vinto 17 degli ultimi 18 incontri disputati, segnando almeno 2 gol in 16 di questi incontri. Sono d’accordo con le parole di Inzaghi che ha affermato come questa serata vada vissuta come un premio, la Lazio è sicuramente stata poco fortunata ma c’è modo e modo per affrontare l’impegno e sono convinto che la squadra di Inzaghi abbia tutto per onorare la sfida.”
“C’è una situazione di grande equilibrio nella lotta per un posto in Champions League, l’Inter sembra aver fatto il vuoto in chiave Scudetto. Se Milan e Juventus credono ancora nella possibilità di riacciuffare i nerazzurri, a partire dalla Lazio ci sarà una bagarre per i primi 4 posti che durerà fino alla fine del campionato. E’ stata una Serie A completamente anomala, dal problema del Covid all’assenza del pubblico fino a un calendario compresso: c’è una situazione aperta a ogni sviluppo da qui alla fine della stagione.”
“Sul rinnovo di Inzaghi c’è una situazione momentanea di stallo ma parlando per opinione personale ritengo che Simone Inzaghi sia più che mai l’uomo giusto per la Lazio, ha ottenuto risultati storici e svolto un lavoro strepitoso, mi auguro che possa essere ancora lui l’allenatore biancazzurro nei prossimi anni.”
“Si parla di un calcio italiano non competitivo nelle Coppe ma si dimentica ad esempio che solo nell’agosto scorso l’Inter è stata finalista di Champions League. Ogni eliminazione ha avuto motivazioni diverse, credo si tratti di esaminare la situazione caso per caso. L’Atalanta è stata meritatamente eliminata, ma durante il cammino è andata a vincere a Liverpool e ha eliminato l’Ajax. Per quanto le eliminazioni delle squadre italiane provochino delusione e frustrazione costituiscano anche un fattore di crescita. La partita dell’Atalanta ha confermato come in campo internazionale non si possa commettere il minimo sbaglio, così come è accaduto alla Lazio che si è vista subito le gambe tagliate dagli errori difensivi e dal rigore negato a Milinkovic. Credo che il calcio italiano non debba commettere l’errore di pensare “Batralianamente” che si tutto sbagliato e tutto da rifare, ma analizzare i singoli errori ricordando che in Europa League ci sono due squadre che possono ancora arrivare in fondo.”